FOCUS SUL MALASSORBIMENTO INTESTINALE

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A cura del Dottor Professor Aldo Ercoli

Dottor Professor  Aldo Ercoli
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Nel malassorbimento vi è una ridotta capacità dell’intestino ad assorbire gli alimenti che vengono eliminati, non digeriti, con le feci. Nell’ intestino tenue prossimale vengono assorbiti la maggior parte dei macronutrienti: ferro; calcio; acido folico; grassi (dopo l’intervento delle lipasi pancreatiche); proteine (dopo idrolisi da parte delle peptidasi pancreatiche e intestinali); carboidrati (dopo idrolisi da parte di amilasi e disaccaridasi); trigliceridi (dopo l’azione dei sali biliari); aminoacidi; peptidi e glicidi (per mezzo di carrier specifici o trasporto attivo). Nell’ intestino tenue distale; vitamina B12, sali biliari, acqua. Nel colon: acqua ed elettroliti.

Qual’ è il quadro clinico del Malassorbimento?

Predomina la diarrea con la steatorrea (grassi nelle feci che sono voluminose, giallastre, untuose, di cattivo odore). Vi è un malessere generale con inappetenza, dimagrimento, dolori addominali con meteorismo, talora anche dermatiti tipo herpes, che compaiono solo sulla superficie estensoria degli arti. Altri sintomi e segni sono in relazione a deficit nutrizionali multipli oppure parziali. La patologia può essere selettiva interessando solo il ferro, l’acido folico, la vit. B12 (anemia); carenze vitaminiche o ipersensibilità al glutine (ulcere aftose in bocca); vitamina K (ecchimosi, tendenza alle emorragie); calcio (osteomalacia, spasmofilia); vit. A (ridotta adattabilità alla luce). La presenza di edemi e l’imbiancamento delle unghie sono dovute alla scarsità di proteine assorbite (ipoproteinemia). La glossite (lingua rossa e dolente) è conseguenza della carenza di ferro e folati. Le “unghie a cucchiaio” (coilonichio)sono dovute a carenze sempre di ferro cosi come la sindrome di Plummer-Vinson (disfagia con ulcerazioni mucose).

Il malassorbimento viene distinto in primitivo e secondario.

Quali sono le cause di quello primitivo?

  1. A) Patologie primitive del tenue (deficit enzimatico, morbo celiaco, malattie infiammatorie intestinali quali il morbo di Crohn e la Rettocolite ulcerosa).
  2. B) Patologie sistemiche a localizzazione intestinale (leucemie, sclerodermia, linfomi, sarcoidosi, amiloidosi).

Quali sono le cause di quello secondario?

Sono molteplici. Le più frequenti sono l’insufficienza pancreatica, le alterazioni del transito intestinale e le resezioni chirurgiche. Altre eziologie sono il deficit di sali biliari; la proliferazione batterica (sindrome dell’ansa cieca; sindrome dell’ansa afferente, diverticolosi del tenue); l’ipercolesterolemia; alcune malattie endocrine (diabete, M. di Addison, ipertiroidismo); la sindrome di Zollinger-Ellison (ipergastrinemia con iperacidità che non riguarda solo lo stomaco ); il carcinoide (neoplasia endocrina dell’apparato gastrointestinale, ma anche bronchiale che può dare la classica triade: “flushing cutaneo, diarrea e valvulopatia quando metastatizza al fegato); patologie cardiovascolari (vasculiti, pericardite ostruttiva);cause iatrogene (antibiotici, lassativi asmotici, sorbitolo, radiazioni).

Quali analisi cliniche deve richiedere il medico nel sospetto di Malassorbimento intestinale?

Innanzitutto un esame delle feci con la determinazione dei grassi fecali (steatorrea), poi analisi di laboratorio che studiano la funzionalità pancreatica (lipasi, amilasi), l’emocromo completo di formula, gli elettroliti (Na, Ca, Fe, K, Cl, Mg), la proteinemia totale ed il quadro proteico elettroforetico, gli anticorpi antigliadina e antitransglutaminasi (celiachia), la colesterolemia, la glicemia, gli esami tiroidei. Utile una Rx del torace nel sospetto di linfomi o pericardite. Cosi come una rettocolonscopia nel sospetto di una malattia infiammatoria intestinale (M.di Crohn o Rettocolite ulcerosa). Un Rx dell’esofago (esofagogramma) nel dubbio di una sclerodermia. Nel sospetto di un carcinoide la ricerca dell’acido 5-idrossindolocetico (S-HIIA) nelle urine delle 24 ore. Trattandosi di una patologia complessa e multieziologica (sia primitiva che secondaria) è bene, nei casi dubbi, consultare lo specialista gastroenterologo (talvolta anche l’endocrinologo, l’oncologo, il chirurgo, il cardiologo, l’internista, il dermatologo).

Un consulto con uno specialistica è sempre consigliabile ed auspicabile.