Lo stadio della Roma si farà, ma la sindaca Raggi ha dimezzato il progetto

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Lo stadio della Roma si farà, c’è accordo tra il Campidoglio e i proponenti del progetto.

Il nuovo e avveniristico impianto  si farà sempre a Tor di Valle. Ad annunciare il ‘sì’ è stata la sindaca Virginia Raggi. Tra i dettagli dell’accordo “via le torri” e un taglio delle cubature di circa la metà sul progetto originario. All’annuncio era presente il dg della Roma Mauro Baldissoni. Presente all’incontro anche il costruttore Luca Parnasi.

I proponenti del progetto Stadio della Roma a Tor di Valle, a quanto si apprende, dovrebbero chiedere una sospensione di 30 giorni della conferenza dei servizi. La prossima riunione è fissata al 3 marzo.

“Uno Stadio Fatto Bene. Tre torri eliminate; cubature dimezzate, addirittura il 60% in meno per la parte relativa al Business Park; abbiamo elevato gli standard di costruzione a classe A4, la più alta al mondo; mettiamo in sicurezza il quartiere di Decima che non sarà piu soggetto ad allagamenti; realizzeremo una stazione nuova per la ferrovia Roma-Lido”. Così Virginia Raggi su Fb a proposito dell’intesa raggiunta sullo stadio della Roma. “Abbiamo rivoluzionato il progetto e lo abbiamo trasformato in una opportunità”.

Sull’intesa potrebbe piombare un ricorso del Codacons al Tar del Lazio.

L’associazione dei diritti dei consumatori in una nota spiega che va bene il taglio delle cubature, “se questo sarà realmente rispettato, ma vogliamo vederci chiaro sulla proprietà del nuovo stadio secondo un parere legale reso noto pochi giorni fa e in possesso del sindaco raggi, infatti, il vero soggetto realizzatore dello stadio sarebbe la società As Roma Spv Llc il cui oggetto sociale non è quello dell’esercizio dell’attività sportiva ma la cartolarizzazione del credito”.

E “questo potrebbe determinare una violazione della norma relativa alla realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane che individua i soggetti che possono beneficiare della procedura amministrativa semplificata, ossia associazioni o società sportive. In tal senso il Codacons valuterà – si sottolinea – un possibile ricorso al Tar del Lazio qualora dovessero emergere contrasti con la normativa vigente in ordine al soggetto che realizzerà lo stadio”.