L’amicizia

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amicizia

Amici casuali, intimi e “migliore amico”.

Più di un studio ha dimostrato che chi può contare su un amico intimo ha un’aspettativa di vita maggiore e sopravvive più facilmente alle malattie, reagisce meglio alle cure e affronta meglio le fatiche. Con un amico accanto è meno snervante affrontare la vita. A patto, affermano psicologi e sociologhi, che sia un amico con il quale l’equilibrio fra il dare e avere sia assicurato.

La sociologa americana Jan Yager ha distinto tre categorie di amici: quelli casuali, quelli intimi e il migliore amico. I primi sono i più frequenti, soprattutto negli ambienti di lavoro. Fra loro il rapporto è cameratesco e poco impegnativo. Con gli amici casuali si chiacchiera, si va a cena, si condividono le passioni! E non vedersi per settimane non compromette nulla. Secondo la Yager, può evolvere nel tempo e divenire solida oppure restare sempre sullo stesso livello. Diversamente, in un amico intimo si trova conforto, sono ammesse riflessioni e pensieri profondi sul proprio stato d’animo in quanto è un legame fatto di affetto sincero e leale che richiede cura e attenzione. E tempo. Una spalla su cui piangere e, porgere al contempo.
E il migliore amico? Con lui il coinvolgimento è totale e la fiducia reciproca. Tale da alzarsi in piena notte oppure interrompere le ferie a necessità. É qualcuno che ci piace.
E tu, che amico sei?