LA FESTA DELL’IMMACOLATA A TORRE DEL GRECO

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1818
immacolata a Torre del Greco

Viaggio nel culto, nella tradizione e nella processione, sospesa per la prima volta quest’anno, evento mai accaduto prima.

Nella città famosa nel Mondo per il corallo, ogni anno l’8 dicembre si svolge una sentita processione che, a causa del Covid quest’anno è stata annullata e rinviata al prossimo anno, evento mai accaduto nella storia della festa.

Le origini del culto

La devozione del popolo torrese all’Immacolata ha origine nel 1500, la cappella principale  della navata di destra era dedicata alla Vergine, tale  collocazione gli fu data anche dopo la ricostruzione della Basilica di Santa Croce dopo l’eruzione del Vesuvio del 1794 e dove tuttora la statua si trova esposta alla venerazione dei fedeli, nel 1861 anno dell’Unità d’Italia alcuni storici raccontano come per festeggiare l’Unità d’Italia, la statua venne vestita con il tricolore italiano, nello stesso anno accadde un’altra eruzione del Vesuvio.  Il popolo torrese il giorno 8 Dicembre  di quell’anno si recò in Basilica per festeggiare la sua patrona, quando a un certo punto si spaventò al suono di un forte rumore, era il vulcano  e la sua lava che scese copiosamente, il popolo pregò l’immacolata affinché la lava si arrestasse, facendo voto che dall’anno seguente avrebbero portato la statua in processione su un carro trionfale, il miracolo avvenne e dal 1862 l’Immacolata fu portata in processione, con inizio alle ore 10, ora in cui fu avvertita la prima scossa.

La tradizione

La festa inizia ogni anno con la novena, in cui si cantano litanie lauretane e il tradizionale canto del Tota Pulchra,  concludendosi a sera con la preghiera della buonanotte a Maria, nella navata di destra qualche giorno prima, Riccardo Lamberti, realizzatore del carro dal 1998, ultima la struttura che dovrà  portare la statua in processione, il tema del carro cambia ogni anno e può essere legato anche a eventi particolari, come per esempio il Giubileo. La statua viene posta sul carro il 6 Dicembre e il giorno successivo avviene la tradizionale girata, alle ore 14 la struttura votiva con l’immacolata viene portata dai portatori, più di 500 dalla navata di destra alla centrale, è un momento molto emozionante in cui il popolo torrese si commuove fortemente, poco dopo avviene  un’altra tradizione, quella della girata del”carriciello”, una riproduzione in miniatura del carro dell’immacolata, capostipite di questa fu Antonio Formicola, detto”Cianella”, ci sono molti carri piccoli e questi seguono la processione dietro al carro grande il giorno  8 Dicembre. Altra tradizione molto sentita è la messa delle quattro del mattino nel giorno della festa, che inizia con i zampognariche suonano i loro strumenti davanti all’Immacolata,  nelle ore successive una banda gira per la città e conclude il suo corteo in Basilica, alle 10 inizia la processione.

Una triste prima volta

Nel corso della storia la processione dell’Immacolata a Torre del Greco si è sempre svolta, la devozione del popolo è sempre stata più forte degli eventi storici, fu cosi che anche durante i due conflitti mondiali, a differenza di altre feste come il Palio di Siena oppure i Ceri di Gubbio, sospesi durante le guerre, la processione dell’immacolata si è sempre svolta senza mai fermarsi, fu cosi anche nel 1980, anno del terremoto in Irpinia, ma a causa dell’emergenza sanitaria in atto, a Torre del Greco quest’anno  il tradizionale corteo non si farà. La statua è stata posta in un carro, dal titolo “Maria stella della Speranza”, dove rimarrà esposta sino al giorno 11 Febbraio, ma si guarda già al futuro e per questo è stato ideato a Settembre il bozzetto del carro del prossimo anno che si intitolerà “Ave Maria”, con il popolo torrese che mostrerà la propria fede e devozione cosi come fa da sempre all’Immacolata.