L’ INTOSSICAZIONE DA BOTULINO

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Le neurotossine da Clastridium botulinum sono le forme più frequenti nelle intossicazioni alimentari. Le seconde più comunie, nei paesi occidentali, sono quelle dovute al Clostridium perfrigerens.

vaccini
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Nel botulinismo alimentare l’ingestione della tossina è dovuta a cibi preconfezionati, in apparenza normali, quali soprattutto le conserve casalinghe (fatte in casa) o anche miele. Nel Clostridium perfrigerens sono invece soprattutto le carni, di manzo o pollame, sottoposte a più cotture. In tutte e due i casi l’esordio è caratterizzato da sintomatologia addominale, con dolori parossistici epigastrici, nausea e diarrea acquosa. Nel botulismo segue poi stipsi e meteorismo (aria nell’addome) a distanza di alcune ore o anche qualche giorno dall’ingestione dell’alimento contaminato. L’interessamento dei nervi cranici è il segno neurologico della sintomatologia. La sua tossina provoca una patologia neuro – paralitica, con paralisi flaccida che scende dall’alto verso il basso, simmetrica, in entrambi le parti del corpo, sia a carico dei nervi motori che a quelli del sistema nervoso autonomo.

Ben evidenti sono i sintomi neurologici a livello degli occhi: disturbi della vista con paralisi del riflesso pupillare e fotomotore. Lo sdoppiamento della visione (diplopia) si accompagna a difficoltà nell’articolare le parole (disartria) e nella deglutizione (disfagia). Una vera e propria paralisi discendente, simmetrica, che può portare, nei casi fatali, all’insufficienza respiratoria e alla morte. La febbre quasi sempre è assente, come in tutte le intossicazioni dovuti ai Clostridi.

La nausea, il vomito, i dolori addominali possono procedere o seguire l’inizio delle paralisi. Occorre fare attenzione, oltre a questi sintomi molto comuni, alla visione confusa, alle vertigini, alla “bocca secca”. Molto spesso le palpebre sono abbassate (ptosi palpebrale). Nella metà dei pazienti le pupille sono dilatate (midriatiche) cosi come è comune la stipsi grave e la ritenzione urinaria. Nonostante tutto ciò, nonostante una forte stanchezza, il sensorio resta integro, come se il paziente fosse perfettamente cosciente del suo dramma. La patologia intestinale con distensione dell’addome, la ritenzione urinaria sono tutti segnali imputabili alla compromissione del sistema parasimpatico.

In queste forme di botulismo alimentare l’antitossina (sieroterapia specifica) deve essere somministrata appena possibile (fino a 50.000 unità nelle 24 ore per via endovena). La paralisi flaccida della muscolatura scheletrica è dovuta alla fissazione della tossina a livello delle giunzioni neuromuscolari del sistema nervoso. Si blocca cosi l’acetilcolina a livello della placca motrice. La letalità non supera il 10% dei casi, avviene per arresto cardiaco oppure per paralisi dei muscoli respiratori. Il Clostridium botulinum si trova comunemente nel terreno e nell’ambiente.

Vi è anche il botulismo da ferita la cui patogenesi è simile a quella del tetano. I sintomi sono gli stessi neurologi della malattia di origine alimentare anche se il periodo di incubazione è molto più lungo: circa 10 giorni. Sono assenti però i sintomi gastrointestinali. Vi è anche, come non sottolinearlo, un botulismo iatrogeno, da farmaci per motivi estetici, quando si iniettano eccessive quantità di tossina a scopo cosmetico. Occorre sempre fare molta attenzione ai sintomi neurologici oculari, faringei, generali, parasimpatici. Ne va dimenticato il botulismo infantile che compare quando il bambino ingerisce le spore e la tossina si sviluppa nell’intestino. E’ questa la sindrome detta “floppy child”, del bambino ipotonico, la cui flora intestinale è poco resistente alla colonizzazione del batterio.