ALESSANDRO GRANDO: “QUANDO I PIANI URBANISTICI SI FANNO NEI COMUNI LIMITROFI SONO SVILUPPO E OCCUPAZIONE, QUANDO VENGONO FATTI A LADISPOLI, CON UN DECIMO DELLA CUBATURA DIVENTANO LA ROVINA DELLA CITTÀ”
“Sulla pianificazione urbanistica abbiamo idee diverse, e questo lo rispetto, da censurare semmai sono i modi utilizzati per esprimersi. Ricordo che la variante in oggetto è stata presentata dal centro sinistra a Ladispoli, noi l’abbiamo ereditata. Abbiamo alleggerito il carico, dimezzando la cubatura. Quando si chiede di anticipare – come in questi casi – con un piano particolareggiato, una previsione futura, il vantaggio per il Comune è quello di incassare somme ingenti. Si tratta del contributo straordinario dovuto dai privati, che altrimenti andrebbe perso. Quindi tra il chilometro 38 e il chilometro 37 il comune incasserà 2 milioni di euro da utilizzare in opere pubbliche. Se invece aspettassimo la fine dell’approvazione della variante, le cubature sarebbero un diritto acquisito e il comune non incasserebbe nulla. Ricordiamoci infine, che sarebbero posti di lavoro diretti e indiretti, tasse per le casse della città. Ovviamente poi il consiglio comunale è sovrano e deciderà quello che ritiene opportuno. Ultima cosa, certi personaggi politici sono affetti da bipolarismo: quando i piani urbanistici si fanno nei comuni limitrofi sono sviluppo e occupazione, quando vengono fatti a Ladispoli, con un decimo della cubatura, diventano la rovina della città”
