Gentile segretario del Partito democratico di Ladispoli non sottovaluti troppo l’attuale linea editoriale de L’Ortica

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Riceviamo, pubblichiamo e rispondiamo al Partito democratico di Ladispoli.Gentile Redazione non si è capito se il pezzo è una provocazione politica, genere ballon d’essai (un palloncino sgonfio) o il frutto di amnesia redazionale.  Il Partito Democratico nella sua interezza viene “gratificato” col verbo scippare dal ben noto significato. E’ altrettanto noto che chi scippa lo fa per tornaconto, quindi dovreste spiegare ai vostri lettori anche quale sarebbe il guadagno del PD in codesto ipotetico scippo, che ad un certo punto del periodare viene convertito in “scippo di Stato che non ha motivazioni”. Superfluo sottolineare che il PD non è lo Stato tout court in quanto la nostra Repubblica non si regge sul partito unico ma su due rami del Parlamento con maggioranza e opposizione. Volevate screditare l’operato del PD pur sapendo che in tutti questi anni si è sempre opposto al trasferimento della Flavia Acque servizi ad Acea?  Siamo ancora dello stesso parere e confidiamo nella conferenza dei capigruppo, convocata in Comune venerdì 12 luglio, affinchè si possa trovare una linea comune a tutte le forze politiche in campo per fare ancora una volta resistenza insieme, per esperire l’esperibile anche a costo di scovare un cavillo nelle pieghe della legge vigente che ci consenta lo stop alla richiesta di Acea. E se Ladispoli deve mobilitarsi non saremo da meno. Ricordiamo a questa Redazione che se il DDL per abolire gli ATO giace in sofferenza in Parlamento, non è certo per  colpa delle opposizioni ma della Lega che non gradisce. “Pertanto semmai l’acqua di Ladispoli dovesse malauguratamente passare sotto la gestione dell’ACEA dovremo ringraziare la Lega. Gli altri attori, Acea e Regione Lazio non possono fare altro che attenersi alle leggi vigenti e non dimentichiamo pure che ACEA è una società con maggioranza del 51% del Comune di Roma attualmente governato dal M5S.” Infine ci permettiamo di dare un consiglio: Ritornate sulla linea editoriale del compianto fondatore dell’Ortica, Filippo Di Lorenzo, che pur non facendo mistero delle sue simpatie per la destra, all’epoca di Gianfranco Fini, non permetteva che la sua amata testata si gettasse lancia in resta contro forze politiche di altro colore a meno che non ci fossero fatti oggettivi criticabili. Ciò in quanto la testata si rivolgeva all’intera Ladispoli e non ad un segmento specifico. Da ultimo si ribadisce con forza che qualsiasi altra strumentalizzazione della vicenda che abbia il fine di denigrare in modo pretestuoso l’operato del Partito Democratico di Ladispoli sarà oggetto di apposita valutazione circa la possibilità di adire le competenti Autorità Giudiziarie.Tanto si doveva

Il Segretario del Circolo PD di Ladispoli

Flavio Russoniello

Gentile segretario del Pd, se un partito non trova altri argomenti da contrapporre alla stampa che la minaccia di andare per vie giudiziarie, beh significa che siamo arrivati veramente al punto più triste della politica di Ladispoli. In 22 anni di gloriosa storia, merito per tanto tempo del compianto editore Filippo Di Lorenzo che lei ha citato strumentalmente, questo giornale non si è mai spaventato davanti ai moniti di alcuna forza politica. Dunque ci risparmi lo sventolio delle carte bollate. Ci ha provato ripetutamente in passato qualche comune limitrofo anche a colpi di dossier, trovando sempre disco rosso. Noi preferiamo instaurare un dialogo costruttivo ma non accettiamo offese da nessuno. L’Ortica, nemmeno in passato, è mai stato il giornale della Destra o della Sinistra, diamo voce alla gente, non ci affibbiate etichette che non ci competono. Non abbiamo mai preso un euro di contributo pubblico, non lo dimentichi mai. Tornando al fatto specifico dell’acqua pubblica a Ladispoli ci sono alcune domande che vorremmo rivolgere al Partito democratico nella speranza di ottenere risposte ed impegni precisi.

E’ vero che il comune di Roma ha la maggioranza di Acea ma è altrettanto innegabile che non ci risulta che al Consiglio metropolitano il Pd, o altri partiti, abbiano ancora fatto le barricate contro la Raggi per salvare l’acqua pubblica di Ladispoli e di altri comuni che non vogliono privatizzare il servizio idrico. O non è così e ci siamo persi qualcosa?

Non è forse vero che i sei bacini Ato dell’acqua sono regionali e la Giunta del presidente Zingaretti avrebbe facoltà, possibilità e potere politico di tentare almeno di fermare questo scippo dell’acqua ai cittadini di Ladispoli?

Quello che condanniamo, in modo forse provocatorio come dice il Pd, è il silenzio della Regione Lazio davanti a questa vicenda. La parola di Zingaretti, segretario nazionale del Pd, avrebbe un peso importante. Non l’abbiamo ancora ascoltata. E’ sceso prima in campo il Pd di Ladispoli e di questo vi diamo atto.

Riguardo agli altri partiti politici che hanno responsabilità dirette in questa brutta storia, beh se lei è un attento lettore de L’Ortica dovrebbe ben conoscere il nostro parere sul Movimento 5 Stelle, sul modo di governare soprattutto Roma del sindaco Raggi, sul fatto che abbiamo pesantemente criticato la conduzione penta stellata della Città metropolitana ad esempio nella scandalosa situazione della via Settevene Palo a Cerveteri, franata da 3 anni e mai realmente ristrutturata dalla ex Provincia.

Riguardo alla Lega, stia sereno che saremo i primi a puntare l’indice contro Salvini e company se non dovessero mantenere l’impegno assunto in campagna elettorale di rispettare il referendum e di difendere l’acqua dall’assalto dei privati.

Gentile segretario noi ci auguriamo vivamente che nella riunione dei capigruppo consiliari di questa sera il Partito democratico annunci di essere pronto a marciare per le strade di Ladispoli, sotto le finestre della Raggi, sotto il balcone di Zingaretti e davanti alla sede di Acea per unirsi al coro di un’intera città che non vuole consegnarsi ad una gestione del servizio idrico che, solo a pochi km dalla nostra città, si è rivelata insoddisfacente e motivo di forti proteste degli utenti per costi e servizi di manutenzione.

Noi ci saremo a manifestare, ovunque e contro chiunque. Ci auguriamo di vedervi al nostro fianco.

Per concludere un suggerimento: non sottovaluti l’attuale gestione editoriale de L’Ortica per due motivi ben precisi. Il primo è che il direttore responsabile è sempre lo stesso del periodo da lei elogiato ai tempi del compianto Di Lorenzo.

Il secondo è che l’attuale società editoriale non fa sconti a nessuno, non ha guinzagli politici e soprattutto non è ricattabile dai poteri forti. Crediamo che la battaglia che stiamo conducendo, da soli peraltro, per segnalare come il Jova tour di Campo di Mare sia un potenziale pericolo per l’area protetta di Torre Flavia, confermi che non seguiamo la corrente.

Un saluto e continui a seguirci.