Emergenza casa, Rifondazione comunista si appella al sindaco Grando

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Rifondazione comunista lancia una serie di proposte all’amministrazione comunale di Ladispoli in materia di emergenza abitativa ed occupazione.Il leader storico della Sinistra ortodossa locale, Francesco Cosentino, ha infatti parlato forte e chiaro, chiedendo l’intervento diretto del sindaco Alessandro Grando.

“Alla luce della legge votata dal Governo sull’emergenza abitativa – afferma Cosentino – Rifondazione comunista invita l’amministrazione ad avviare un tavolo di confronto con imprese, associazioni di categoria e rappresentanze sindacali per lo sviluppo dell’economia a Ladispoli, in particolare anche con altri settori che possano creare occupazione e rilanciare l’edilizia. Inoltre, chiediamo al sindaco Grando di incontrare i vertici dell’Area metropolitana e la Bnl per l’annullamento del fondo di garanzia che persiste sull’ex Istituto Alberghiero di via Ancona. Immobile che dovrebbe essere acquisito al patrimonio del comune per avviare un cambio di destinazione d’uso. Come è avvenuto in passato per l’ex hotel Royal e la piscina di via Palo Laziale. A Ladispoli ci sono 300 famiglie che hanno presentato domanda di casa popolare, siamo tornati all’emergenza abitativa degli anni ottanta, è il momento di accedere ai fondi che la Regione Lazio mette a disposizione per le ristrutturazioni degli immobili degli enti locali per dare risposte a chi non ha un alloggio. Restiamo in attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale”.