Crolla un pino di fronte al bosco di Palo di Ladispoli: ora si teme per gli altri alberi

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L’assessore Pierini: “Tuteleremo la sicurezza dei cittadini”. Il parco pubblico intanto è chiuso da un anno.

«Quell’albero è caduto e si sapeva che avrebbe fatto quella fine». Paolo D’Annibale, residente del quartiere Il Faro, commenta il crollo di un pino in via dei Delfini, di fronte al bosco di Palo Laziale.
È stata una tragedia sfiorata e il fato ha voluto che in quel momento non ci fossero passanti, tra cui gli amanti del jogging. Il pino si è rovesciato sulla parte interna e non in mezzo alla strada. Sono subito intervenuti i volontari delle guardie ecozoofile che hanno delimitato il punto del crollo. Albero che per altro, con le sue radici, ha sfondato anche il marciapiede ribaltandosi.
«Non serviva un genio per capire che sarebbe caduto – è il pensiero di Massimo – come non serviva un agronomo per capire che su quella chioma andava fatta pulizia. Serve un gran cuore e amore per Ladispoli. Via dei Delfini e il bosco è patrimonio di questa città». E in effetti il pericolo è che altri pini su quella strada possano fare la stessa fine. Sul caso è intervenuto l’assessore ai Lavori pubblici.
«È chiaro che ora dovranno essere fatte delle attente valutazioni – chiarisce Marco Pierini – anche sullo stato di salute delle altre piante esterne. Non possiamo permetterci ulteriori incidenti. Incaricheremo qualche figura esperta nei prossimi giorni per questioni di sicurezza e per l’incolumità pubblica».
L’impressione è che la zona di Palo Laziale possa dire addio ad alcuni dei più antichi pini.
Questa caduta tuttavia ha fatto davvero male agli abitanti della zona che tra l’altro erano tornati a protestare perché il bosco di Palo è chiuso da oltre un anno e non sa effettivamente quando riapriranno i cancelli. Per questo sono state chieste spiegazioni al comune per capire quando uno dei beni più preziosi del litorale tornerà ad ospitare bambini, anziani, sportivi, mamme col passeggino.
«Abbiamo preparato una relazione in modo approfondito e preciso – dice Filippo Moretti, delegato alle Aree protette – che in queste ore invieremo agli uffici competenti regionali. Miriamo ad ottenere presto la valutazione di incidenza ambientale che è poi il documento attraverso il quale si stabilisce la modalità di intervento in un bosco vittima di una filopatologia che ha colpito soprattutto querce e lecci».
Una situazione di rischio che ha spinto il comune ad adottare la decisione drastica di sbarrare il passo alle visite nell’area verde più grande e importante della città. Per colpa di un fungo patogeno numerosi arbusti sono andati persi e nello stesso tempo l’amministrazione ha provveduto a piantumare nuovi alberi.
«Una corsa contro il tempo – sostiene ancora il delegato Moretti – per mantenere il nostro prezioso bosco sempre verde. I tecnici preposti hanno già effettuato le manutenzioni necessarie per evitare ulteriori crolli. Confidiamo in un’autorizzazione speciale e cioè che d’ora in poi sarà il Comune a provvedere alla gestione di Palo senza necessariamente dover attendere sempre la Regione. Sarebbe una procedura più snella che ci farebbe intervenire direttamente in caso di emergenza guadagnando settimane. Mi sembra una soluzione logica».