Cerveteri, troppi cinghiali: scatta l’ordinanza del sindaco.

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Diversi esemplari potrebbero essere catturati con delle gabbie. 

Il sindaco di Cerveteri firma l’ordinanza per la cattura dei cinghiali. Una situazione ormai fuori controllo dopo i danni provocati nelle campagne, nei sentieri della palude di Torre Flavia e dopo gli incidenti stradali che si sono verificati sulla via Aurelia. I cinghiali sono stati spesso avvistati persino alla stazione ferroviaria di Marina di Cerveteri, sul lungomare a passeggio con i piccoli e sull’arenile tra l’oasi e via Navigatori etruschi. Ora l’obiettivo primario è quello di portare via dalla costa gli ungulati, almeno una cinquantina quelli stimati anche se potrebbero essere molti di più per via di una riproduzione selvaggia. «Ci affideremo a delle ditte specializzate – spiega Elena Gubetti, primo cittadino – per interventi mirati di cattura con l’impiego di recinzioni. Gli animali verrebbero addormentati e poi trasferiti in luoghi a loro congeniali. Ovviamente è un percorso da eseguire con l’aiuto di figure esperte». Poi l’appello agli altri sindaci. «Credo sia un lavoro inutile – prosegue Gubetti – se non si intraprendono azioni congiunte con tutti i comuni limitrofi, come Ladispoli e Bracciano». Il numero degli esemplari per il Granarone «è totalmente fuori controllo», si legge sull’ordinanza n.17 dell’8 giugno, e oltre ai danni alla colture agricole, ai potenziali attacchi all’uomo e ai conseguenti pericoli per la circolazione stradale, «si aggiunge a tale rischi – prosegue il provvedimento – anche quello di carattere sanitario dal momento che tale specie è soggetta a numerose malattie virali, batteriche e parassitarie che possono contagiare altre specie animali e l’uomo stesso». Da qui la decisione di esortare la popolazione ad accorgimenti necessari e obbligatori per non essere multati. Tra i divieti ad esempio quello di «non abbandonare alimenti e scarti alimentari» oppure di rimuovere «cespugli ed erbe infestanti nei terreni o nelle aree confinanti e interne al tessuto urbano». Poi altri suggerimenti: «Si mantenga una distanza di sicurezza minima di 50 metri in caso di avvistamento di cinghiali, singoli o in branchi». Infine per chi possiede un cane e lo porta a passeggio è obbligatorio l’uso del guinzaglio. Ma, cinghiali o non cinghiali, questa era un’ordinanza già in vigore che non tutti continuano a rispettare considerati i tanti casi di aggressioni tra cani o subiti dagli stessi residenti.