EMERGENZA LOCULI: C’È CHI PROPONE DI REALIZZARE UN TEMPIO CREMATORIO PER I CARI ESTINTI.
Ennesimo semaforo rosso per l’ampliamento del camposanto di Cerveteri. Un tema molto sentito questo dalla popolazione perché gli spazi, nei quattro cimiteri della città, sono ormai terminati e spesso ai cittadini non resta che scegliere la cremazione per i cari estinti. La discussione torna ad accendersi per via di un nulla osta della Sovrintendenza che sarebbe dai fatto scaduto proprio per poter avviare questo ampliamento di loculi.
«Un progetto tecnico esecutivo, pagato 11.200 euro con i soldi dei cittadini, gettato alle ortiche. Un nulla osta della sovrintendenza ottenuto nel 2013 di cui prima viene negata l’esistenza e poi viene lasciato scadere», è quanto sostiene Anna Lisa Belardinelli consigliere comunale di minoranza. Pochi giorni fa il collega di opposizione Gianluca Paolacci aveva persino lanciato la proposta di realizzare un forno crematorio distante dal centro abitato per fronteggiare questa situazione di emergenza. Si attendo ora un segnale dell’amministrazione comunale che anni fa decise di puntare sulla realizzazione del quinto cimitero, iter però saltato per un vizio di forma nella gara legata ad un project financing. Per un periodo le salme dei cerveterani vennero addirittura mandate in prestito nel camposanto di Ladispoli.
«La soluzione definitiva – è la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Luchetti – è la creazione di un nuovo cimitero. Ciò nonostante, vogliamo realizzare l’ampliamento e stiamo lavorando per questo».