Bracciano: Il sindaco Tondinelli inciampa nel Concorsone

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Le giustificazioni in audizione alla Tredicesima Commissione, Trasparenza e Pubblicità della Pisana

Preoccupazione in volto, sguardo assente, carte sul tavolo, giustificazioni e fughe in avanti. Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli alla gogna della Tredicesima Commissione, Trasparenza e Pubblicità del Consiglio regionale del Lazio sui noti fatti del concorso di Allumiere dal quale il Comune di Bracciano ha attinto assumendo Fabrizia Leoni. Con lui in collegamento anche il sindaco di Anguillara Sabazia, Angelo Pizzigallo, anch’esso coinvolto per l’assunzione di Serena Bruni, figlia del sindaco di Manziana Bruno Bruni. Domanda dopo domanda vengono rilevati alcuni passaggi ora al vaglio della magistratura per uno dei peggiori scandali del territorio degli ultimi periodi. Tondinelli parla. Spiega di aver revocato l’incarico ad Andrea Mori responsabile a Bracciano del Nucleo di Valutazione e presidente della Commissione d’esami del concorso incriminato. Ribadisce di aver ricevuto tre nomi e non una graduatoria in piena regola dal Comune di Allumiere. Due rinunciano, la terza accetta e viene assunta. Tondinelli scrive. All’Anac in merito a Mori e al sindaco Pascucci di Allumiere chiedendo se questi abbia intenzione di revocare la procedura di concorso. Nel corso del dibattito è Marta Leonori del Partito Democratico ad incalzare chiedendo a Tondinelli se sia da ritenersi ammissibile il cambio della ricerca, da istruttore tecnico a quello amministrativo, operata dal Comune di Bracciano che ha poi portato all’assunzione di Leoni. Tondinelli replica dicendo che a dicembre un dipendente è andato in pensione e che si è deciso pertanto di passare dalla assunzione di un istruttore tecnico a uno amministrativo.  I presenti telematicamente convengono al termine della seduta che uno dei punti fermi resta l’assenza di una graduatori definitiva. Sotto osservazione anche la validità delle convenzioni poste in essere. Se in Commissione Tondinelli ha dato le sue risposte non risultano ad oggi le risposte le interrogazioni fatte a Bracciano. Il Concorsone terrà banco per molto tempo tali sono il polverone, le istituzioni, i partiti e le persone coinvolte. Dietro l’angolo se Allumiere non dovesse revocare le procedure di concorso potrebbero profilarsi le regolarizzazioni di assunzioni oggi sub judice. Nessun comune, tra quelli auditi il 7 giugno, al momento ha predisposto atti in autotutela, in assenza di provvedimenti di annullamento da parte di Allumiere o dell’autorità giudiziaria. Resta duro il parere del legale Stefano Trippanera richiesto dal Comune di Allumiere. “La graduatoria degli ammessi alla prova scritta risulta … viziata, per contrasto alle previsioni del bando di gara sia che si voglia considerare vincolante la previsione di cui all’articolo 5 del bando, che limita l’accesso alla successiva prova scritta ai primi venti classificati … sia che di voglia ritenere valida la previsione secondo la quale dovevano essere ammessi tutti coloro che avessero riportato un punteggio pari o superiore a 31/45 nella prova preselettiva”. Ed ancora “probabilmente la Commissione esami nitratrice, nell’approvare l’elenco degli idonei, è stata indotta in errore dal fatto che inizialmente era previsto un minimo di 21/30 per essere ammessi successivamente il minimo è stato variato in 31/45”. Trippanera conclude scrivendo che “la procedura espletata risulta quindi viziata” e ne auspica l’annullamento, anche in autotutela.