Abbracciamoci… E gli rubano la catenina

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Un lettore ci racconta come un gruppo di scaltre adescatrici sarebbe in azione tra Ladispoli e Cerveteri, gli anziani le vittime preferite
di Felicia Caggianelli

È una delle frasi che più ci siamo sentiti dire nel corso della nostra giovane età. Non dare confidenza agli sconosciuti. Eppure di tempo n’è passato dai ragguagli dei nostri genitori che ci intimavano a non prendere caramelle dagli sconosciuti. Tutto si trasforma e anche certi detti nonostante oggi si presentino in veste nuova, più trendy, fondamentalmente mantengono granitico il concetto che bisogna non abbassare mai la guardia dell’attenzione e non sempre la buona fede ripaga. Certo rinchiuderci in noi stessi e lasciare fuori gli altri è umanamente impossibile, le relazioni sociali sono alla base di una civile convivenza se non fosse altro che c’è gente che sulla buona fede e sull’ingenuità specialmente delle persone indifese, come possono essere gli anziani, si permette di ottenere un lucro ai danni dei malcapitati indifesi.  Raggiri, truffe e adescamenti sono ormai all’ordine del giorno sulle pagine di cronaca di riviste nazionali e questo trend a poco a poco sta prendendo posto anche sulle prime pagine dei giornali locali come Ladispoli dove L’Ortica più volte ha affrontato questi temi caldi sensibilizzando la gente su alcune zone centrali dove avvenivano movimenti poco consoni al decoro Con l’estate son tornate le baby adescatrici a Ladispoli e Cerveteri. Qualche giorno fa erano stati proprio i commercianti del mercato ortofrutticolo giornaliero di via Ancona a Ladispoli a segnalarci la situazione che si stava ripresentando. Sì perché già qualche tempo fa ci eravamo occupati della delicata questione di giovanissime ragazze dell’est che con banali scuse avvicinavano anziani avvenenti e ben vestiti proponendogli prestazioni sessuali occasionali per qualche spicciolo. In alcuni articoli avevamo evidenziato come la stessa situazione era palesemente sotto gli occhi di tutti in prossimità di una stazione di rifornimento auto nel centro cittadino. E oggi a distanza di tempo torniamo sulla questione dopo la segnalazione recapitataci in redazione di un cittadino scampato ad uno, diciamo così, agguato inaspettato avvenuto di recente. Il signor Rossi, nome naturalmente di fantasia di circa sessant’anni, ai nostri microfoni ha raccontato una storia che lascia veramente perplessi.

“Ero convinto di aver perso la mia collana d’oro se non che, sfogliando un quotidiano, la mia attenzione è stata attirata da un articolo che parlava di giovani ragazze che fermavano la gente per chiedergli delle informazioni e con uno stratagemma  abbracciavano le persone e le rapinavano. Ecco, fino a quel momento ero veramente convinto che la collanina l’avessi persa, poi ripercorrendo i giorni addietro ho capito. Circa una ventina di giorni fa mi ero recato presso la farmacia di Ladispoli a prendere delle medicine, quando sono uscito, in prossimità di un negozio di telefonia, mi si è avvicinata una ragazza e con fare disinvolto ed una cartina in mano mi ha chiesto indicazioni circa una via strana che doveva raggiungere. Poteva avere circa 16-18 anni non di più, mi ha mostrato un foglietto sul quale c’era scritto il nome di una via assurda e poi ha iniziato a raccontare che stava aspettando un amico. Ad un tratto si interrompe e mi dice: perché non vieni tu con me. Sei un bell’uomo.  A quella proposta, ho subito pensato al sesso. In un attimo me la sono ritrovata avvinghiata addosso che cercava di abbracciarmi. Lì per lì io non mi sono accorto di nulla perché è avvenuto tutto in una frazione di secondi.  Quell’abbraccio inaspettato e irruento e di conseguenza la mia tempestiva reazione nel respingerla mi hanno solo fatto pensare che si trattava di una mera questione di adescamento per sesso. Fatto sta che qualche giorno dopo mi sono accorto che non avevo più la collana d’oro che portavo da anni. Certo non posso affermare che sia stata lei ma di una cosa sono certo che quella ragazza, vestita con jeans e maglietta e dall’accento straniero, mai vista prima ha cercato di abbracciarmi e alla mia reazione decisa, mentre l’allontanavo, ha risposto con una  frase  che poco lascia all’immaginazione, ovvero: non sai che ti perdi.  Ho telefonato in redazione per mettere in guardia la gente affinché si presti attenzione a questa situazione di raggiro ai danni di anziani in buonafede”.

La prudenza si sa non è mai abbastanza. E nonostante la capillare attenzione delle forze dell’ordine sulla questione anche i politici sono al lavoro per cercare di porre delle regole a fatti come quello raccontato, e a situazioni ormai incancrenitesi come la prostituzione o l’accattonaggio alla luce del sole in barba al pudore e per una legge che dice sì alle multe e la Cassazione che in alcuni casi ribalta le sentenze  anche la satira arriva pungente. Su face book, infatti tra le vignette esilaranti relative alla proposta di legge di far pagare le tasse alle ‘escort’ e ai clienti, che sono circolate ultimamente c’è quella della proposta di mettere la tassa sulle amanti mozzafiato della politica. Abbiamo voluto concludere sdrammatizzando perché crediamo che anche l’ironia sia un buon volano per veicolare messaggi delicati e non abbassare mai la guardia soprattutto nelle situazioni più comuni e quotidiane perché i geni del male non dormono mai.