Riapertura dei teatri e coprifuoco. Tutti a letto presto!

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Flaminio Boni: «Non ne possiamo più! La riapertura dei teatri in queste condizioni è ridicola, lo sappiamo tutti».

Il nuovo decreto legge firmato da Draghi prevede l’estensione dello stato di emergenza fino al 31 luglio 2021.
La cosa incredibilmente assurda è che verrà mantenuto il coprifuoco fino alle 22.00 almeno fino al 1 giugno; successivamente, potrà essere valutata l’estensione del coprifuoco alle 23.00. Riaprire al 50% equivarrebbe per moltissimi teatri a un tentato suicidio.
Ci vogliono altre politiche, altre scelte che riescano ad avere uno sguardo universale rivolto alla collettività.
Ora, questa situazione è insostenibile per tutti. Non ne possiamo più.
Dire che teatri e cinema possono riaprire, ma mantenere il coprifuoco è una contraddizione, un non senso.

Riaprire al 50% equivarrebbe per moltissimi teatri a un tentato suicidio.

Il decreto, poi, non specifica quali saranno le disposizioni da rispettare sul palco e dietro le quinte: quindi si dà un “liberi tutti” indicando una riapertura e un orario di chiusura, ma senza fornire indicazioni su come gli attori dovrebbero poter svolgere il proprio lavoro.

Poi, con il coprifuoco alle 22, a che ora dovrebbero cominciare gli spettacoli? Alle 19.00? E a che ora uno dovrebbe uscire di casa per andare a teatro?

La gente è disabituata al teatro, che già prima della pandemia soffriva di carenza di spettatori; ora le persone hanno anche paura e si dovrà lavorare per far capire loro che il teatro è un luogo sicuro, il teatro è sano.

Il Governo, ha pensato a politiche per invogliare la gente a tornare a teatro?