Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa Costituzione!

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25 aprile

Il 25 aprile 

Su dieci giovani intervistati emerge che solo due avevano una vaga cognizione sulla ricorrenza del 25 aprile. É necessario interrogarsi sul ruolo della scuola e della famiglia nelle omissioni (gravi) dei rudimenti minimi della storia italiana.

«Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa Costituzione!
Dietro a ogni articolo di questa di questa costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel l uogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione».

P. Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza
Milano,26 gennaio 1955