Manziana: quel ph nell’acqua pubblica

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo di Luca Marini Achenza.

Nel frattempo che venga definita dal Tribunale di Civitavecchia la vicenda del disastro ambientale a carico dei membri del Consiglio di Amministrazione di Acea Ato 2 del 2017 per l’abbassamento del livello del lago di Bracciano, qual è la situazione che si registra nei comuni limitrofi riguardo l’acqua?

Ripromettendoci di fare il punto in modo particolareggiato e iniziando a dare un colpo d’occhio a Manziana, qualcosa non quadra. L’acqua del Comune definita potabile dalla stessa ACEA con le analisi del suo sito (https://www.gruppo.acea.it/al-servizio-delle-persone/acqua/acea-ato-2/la-qualita-della-tua-acqua) riporta un pH di 6.6 (appena nel range di pH tra 6.5 e 9.5 che ne fissa il primo parametro della potabilità) ma ad una analisi appropriata il pH è ben più basso, come ACEA stessa ammette rispondendo alle lamentele dei concittadini per la pessima qualità, a causa di una importante presenza di CO2 (“acquifero di natura vulcanica”, scrive l’ente gestore), asserendo difatti poi al lato delle sue stesse analisi che sarebbe presente un “sistema di degasamento per innalzare il valore del pH”, confermando sia il problema che la soluzione. Ma poi alla popolazione risponde anche che una sopraggiunta nota del decreto legislativo di febbraio 2023 acconsentirebbe ad una non meglio precisata diminuzione del pH per il prerequisito della potabilità.

Insomma l’acqua di origine vulcanica e risaputamente acida e al di sotto dei parametri, ACEA organizza a riprova la soluzione dei degasificatori come scritto in calce nelle sue analisi (le campane sono visibili all’acquedotto sotto la stazione ferroviaria) ma non li mette in funzione, rispondendo poi che per il decreto legge recente le cose starebbero bene così. Il primo cittadino è al corrente di questa incongruenza tra cose scritte, degasificatori pronti e risposte deboli date ai suoi concittadini e ci ha confermato che vuole un esercizio più coerente, pragmatico ed efficiente attraverso le soluzioni paventate dall’ente gestore stesso, ma mai ancora messe in atto, e aggiunge sempre il primo cittadino che ACEA ha confermato l’intenzione di ultimare le attività per la messa in funzione dell’impianto di degasificazione quanto prima. E pensare che pochi decenni fa l’acqua di Manziana era nominata per le sue peculiarità ottimali (la vecchia fontana è sulla strada per la località Pisciarelli, scrigno delle migliori vene della zona).

Ecco che serve una pronta azione per il bene dei concittadini, i quali come tutti gli esseri umani sono fatti d’acqua al 70 per cento (come il pianeta terra stesso) ed hanno diritto. come sancisce la Direttiva europea del 2020, di approvvigionarsi del bene universale dell’acqua potabile senza se e senza ma, visto anche il costo in bolletta e poi essere costretti a comprare anche l’acqua in bottiglia (la media italiana è di 260 litri procapite, con oltre 14 miliardi di bottiglie consumate), che nel frattempo ha visto scendere il parametro del valore del pH a soli 4.5 e questo certamente a tutela della lobby delle acque in bottiglia: un decretino tutto italiano, con il solito spostamento dei limiti dei parametri di riferimento. Sindaco ci pensi lei. Siamo tutti dalla parte dei cittadini