LA BEFFA DEI FONDI ANTI-EROSIONE: I SOLDI STANZIATI ANNI FA MA LE SCOGLIERE NON ARRIVANO

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fondi antierosione

LE MAREGGIATE CONTINUANO A DIVORARE AMPI TRATTI DI SPIAGGIA. SOFFRE PURE LA PALUDE FLAVIA.

I soldi sono virtualmente da anni nel cassetto per contrastare l’erosione ma il Comune, ironia della sorte, non può utilizzarli. Fondi in pratica “congelati” e sono tanti, circa 6 milioni e mezzo, che a Ladispoli servirebbero subito per limitare i danni in previsione soprattutto dell’inverno.

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Un iter burocratico troppo lento che a questo punto rischia davvero di mandare all’aria i piani di protezione della costa. In sostanza si prevede un nulla di fatto per l’estate 2023. E di questo ovviamente se ne rammaricherebbero in primis i balneari che attendono risposte concrete ad un problema che però, ed è l’altra notizia, sta mettendo a rischio anche le spiagge libere e i siti protetti, come la Palude di Torre Flavia.

A seconda delle correnti viene colpita una porzione di arenile piuttosto che l’altra. E lo si è visto anche in questi giorni dove alcuni punti sono stati accerchiati dalle onde. La beffa è che la Pisana ha sì sbloccato i finanziamenti nel 2018, però non riesce a velocizzare le pratiche. E tempo fa lo ha spiegato chiaramente il delegato alle Aree protette e consigliere comunale di Ladispoli Filippo Moretti parlando di come «gli uffici fossero ingolfati» al cospetto di «un dossier mostruoso, accompagnato da studi di correnti, venti e onde dove è stato utilizzato un software matematico pronto a darci dei dati sui futuri 40, 50 anni». Quindi in sostanza, niente pareri, niente bando per l’affidamento dei cantieri sulla costa. Sulla tempistica Palazzo Falcone non si sbilancia ma è una corsa contro il tempo. Preoccupazione sul lungomare centrale di via Regina Elena. In molte parti si è formato il cosiddetto scalino che di fatto potrebbe togliere spazio ai turisti e ai residenti. Il mare scava anche a sud tra via Marina di Palo e il Castello di Palo.

La stradina che porta a Marina San Nicola rischia definitivamente di essere inghiottita dalle prossime mareggiate. Soffre il versante nord di via Marco Polo. A Torre Flavia si teme per il monumento naturale che ha ottenuto 200mila euro per le barriere ma i lavori partiranno tutti insieme. Secondo la modalità progettuale stabilita e illustrata nei mesi scorsi alla categoria del settore in aula consiliare, verranno installate delle barriere soffolte dalla parte nord di Torre Flavia fino ad arrivare all’altro versante di Marina di Palo Laziale. Via Marco Polo e via Regina Elena, il tratto centrale della città, saranno coinvolte. Sono stati svolti già studi specialistici di geologia, archeologia, e morfodinamica costiera, assieme ad altre analisi propedeutiche ad ottenere le autorizzazioni. Se Ladispoli comunque spera, nonostante i ritardi, Cerveteri sembra quasi rassegnata perché dei finanziamenti non sono previsti a Campo di Mare.