IL MICROCHIP PER RITROVARE LA STRADA DI CASA

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Un micio dal veterinario per la microchippatura – ENPA Monza

Si tratta di un metodo d’identificazione dei pet molto utile, anche se non è obbligatorio in tutta Italia. Secondo l’Ente Nazionale Protezione Animali è una possibilità in più per recuperare i mici smarriti.

Locandina Microchip day,

Quante volte il vostro gatto è andato a fare una passeggiata senza ritornare? O magari è corso dietro a una piccola lucertola e non ha più ritrovato la strada di casa? Succede molto più spesso di quanto si possa immaginare, gettando i propri amici umani nella più profonda disperazione. La soluzione migliore è sicuramente ricorrere al microchip, anche se non c’è un obbligo specifico di legge a livello nazionale né per questo dispositivo né per l’iscrizione all’anagrafe, spiega l’Ente Nazionale Protezione  Animali (ENPA).  Moltissimi sono i mici smarriti e abbandonati che trovano riparo nei rifugi dell’ENPA. Pochissimi tornano dalla propria famiglia. Secondo l’ultimo studio della Cattedra Fondazione Affinity Animali e Salute dell’Università Autonoma di Barcellona, dei 288 mila cani e gatti raccolti lo scorso anno dall’Ente di tutela in Spagna, il 41% sono felini, in prevalenza cuccioli (48%). Il 4% viene restituito alle proprie famiglie. La ricerca specifica che solo il 3% di questi felini è munito di microchip.

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Cani e gatti raccolti correttamente identificati- Sito Fondazione Affinity

Dunque, è davvero un elemento molto importante per tornare a casa. Ma di cosa si tratta?

Il microchip o “tatuaggio elettronico”, spiegano i volontari ENPA, è il metodo d’identificazione che fornisce le maggiori garanzie per gli animali da compagnia perché la sua applicazione è indolore e permanente nel tempo. È una capsula di pochi millimetri in materiale biocompatibile che riporta un numero d’identificazione unico, registrato all’ASL al momento dell’applicazione, che accomuna i dati dell’animale a quelli anagrafico-fiscali del proprietario. In ogni momento, questo identificativo potrà essere rilevato con un apposito lettore, compiendo la magia di riportare l’amato beniamino fra le vostre braccia. Se il vostro veterinario di fiducia non è accreditato ASL, per l’applicazione del microchip, c’è sempre la possibilità di rivolgersi al Servizio di Medicina Veterinaria della ASL di competenza.

Il microchip è una sicurezza in più per il gatto in caso di smarrimento

Per quanti volessero dotare il proprio animale del dispositivo d’identificazione, c’è la possibilità di farlo gratuitamente, il prossimo 15 ottobre, presso il Comune di Santa Marinella in occasione del “Microchip Day”, organizzato in collaborazione con “Guardia Ecozoofila Nazionale di Civitavecchia sede Luigi Peris”, perché la Regione Lazio ha concesso, per quest’occasione, la gratuità ai proprietari dei cani della tassa regionale. Per procedere alla microchippatura del proprio pet, spiegano i volontari in un post Facebook che annuncia l’iniziativa, il proprietario deve munirsi del documento d’identità e del codice fiscale, ma non è necessario prenotarsi. Invece, per quanto riguarda i gatti, proseguono, bisogna inviare un’email, entro il 13 ottobre, alle guardie ecozoofile, allegando documento d’identità, codice fiscale e copia del pagamento della tassa regionale. Sicuramente ne vale la pena perché come sosteneva Sir Harry Swanson ” Non è possibile possedere un gatto. Nella migliore delle ipotesi si può essere con loro soci alla pari”.

Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com