CON FURIO CIVITELLA SE NE VA UN PEZZO DI STORIA DI LADISPOLI

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Furio Civitella

“IL MEDICO DI TUTTI: HA CURATO QUATTRO GENERAZIONI DI LADISPOLANI. AVEVA UNA COMPETENZA FUORI DAL COMUNE ED ERA BELLO COME ALAIN DELON”

Ho sempre scritto e detto che Furio assieme a Giorgio Battelli, mi perdonino tutti gli altri, sono stati i colleghi che qui ho più stimato. Se ne è andato ad un’età longeva – mi dicono novantanni – ma come non posso ricordarlo? È stato il medico di tutti o quasi, quello che visitava nel suo studio di Via Palermo, a due passi da corso Italia. Specializzato in pediatria e gastroenterologia possedeva una visione internistica della professione. Non c’era materia medica che non conoscesse, non c’era casa di malati in cui si sia mai rifiutato di andare. Quando dopo la metà degli anni ‘70, avendo scelto di non lavorare in Ospedale ma come medico di famiglia, lo incontrai spesso nelle riunioni scientifiche locali mi impressionò la sua preparazione: una competenza fuori del comune. Pur essendo molto più giovane di lui, credo che ci sia stata sempre una stima e rispetto reciproco. Io allora ero uno sconosciuto giovanissimo medico quasi del tutto estraneo a Ladispoli. Nello studio con cui facevo coppia con lo storico dottor Elvio Bugliani, per lavorare un po’ di più, aprivo anche nei fine settimana e giorni festivi per i villeggianti che arrivavano. Lui, Civitella, poteva farne a meno perché aveva una clientela di pazienti sterminata. Penso che arrivasse a superare i cinquemila assistiti persone di ogni età e ceto sociale. Quando alla fine degli anni ‘70 cominciai, grazie al contemporaneo rapporto ospedaliero come cardiologo e bronco pneumologo, cominciai ad essere conosciuto. Ricordo che Furio mi soprannominava: “Il dottorino”. Scherzosamente, semplicemente per rimarcare la sua lunga esperienza clinico/pratica. Credo che quel periodo di costante e giornaliero aggiornamento scientifico pratico sul campo, con uno scambio di idee e di consulti, abbiano legittimato un debito morale nei suoi riguardi. Visitando i suoi pazienti, quando di rado non riuscivano a rintracciarlo, subito capivo la profondità della sua esperienza medica. Furio Civitella ha curato almeno quattro generazioni di ladispolani e dintorni. Quale è stato il segreto del suo irresistibile successo? Credo sia fondato su due fattori, ben diversi ma se miscelati congiuntamente con perfezione, diventano dirompenti. Il primo nella straordinaria bravura professionale, compagna a una grande disponibilità umana. Il secondo, potrà sembrare banale, ma non lo è, sicuramente il suo aspetto estetico, decisamente gradevole tanto da essere comparato ad Alain Delon. Sempre impeccabile camice perfettamente bianco, curato nel taglio dei capelli e con abiti sobri ma elegantissimo, sorriso smagliante grandi occhi azzurri, e una parola dolce e confortevole per tutti i suoi assistiti anche quando era all’ultima visita, provato da una giornata di sicuro stress. Furio, ha continuato ad esercitare ben oltre la pensione dei settantanni, del resto aveva lasciato una traccia indelebile del suo operato come poteva essere dimenticato? Come non avvalersi della sua esperienza? Con lui se ne va un bel pezzo di storia del nostro territorio. Era un uomo di sinistra, anche estrema, ma sono del parere che la giunta di orientamento opposto, come quella attuale, dovrebbe ricordare un grande uomo con una via o piazza o un presidio, per tutto il bene che ha fatto alla cittadina intera. Ciao amico Furio, leale e simpatico rivale da più di mezzo secolo, so già che mi mancherai … e non poco
Aldo Ercoli