Cinquanta anni di sacerdozio: Santa Marinella festeggia Don Salvatore Rizzo

0
452

Da  Como a Messina, passando da Licata. C’è tutta l’Italia nel peregrinare pastorale di don Salvatore Rizzo che sabato 23 nella chiesa di San Giuseppe a Santa Marinella ha festeggiato i suoi 50 anni di sacerdozio. Ordinato lo stesso giorno di cinquant’anni fà Don Salvatore è una istituzione in città, pastore di una comunità con la quale si è sempre dimostrato disponibile, pronto a rispondere alle esigenze reali e spirituali di chi ad ogni ora, bussava al portone della suo ufficio parrocchiale, sia per festeggiare che per celebrare i momenti più bui. Alla presenza del vescovo della Diocesi SE Gianrico Ruzza, al cospetto di una navata riempita in ogni posto, Don Salvatore è stato festeggiato dai suoi concittadini, dall’amministrazione Comunale con il sindaco Tidei, dai lupetti scout, dalla Croce Rossa e dalla Misericordia locali.” Ognuno di noi ha un appuntamento speciale, una chiamata” ha detto il sacerdote dall’altare, salutando gli intervenuti. “La mia è partita da Licata, passando dal Nord Italia sino al sud, tornando in Sicilia e poi qui nel Lazio. Qui a Santa Marinella ho trovato i cittadini pronti ad accogliermi, le amministrazioni pronte a collaborare,  insieme  abbiamo fatto tanto..”  I tanti fedeli accorsi hanno tutti una parola di riconoscimento per il loro parroco, ci sono coppie da lui sposate anni fà, ex alunni ora diventati medici come il dott Manuelli consigliere comunale ed ex chierichetto di San Giuseppe che, commosso ricorda come don Salvatore ci sia sempre stato, una presenza costante e quotidiana. Simbolicamente gli scout hanno consegnato al presule i simboli del viandante, dallo zaino al fazzolettone, gesto che indica una ricerca costante, una partenza ed un arrivo. Anche il Sindaco Pietro Tidei ha voluto omaggiare il festeggiato, a nome del Comune, con una pergamena che ha ricordato l’inizio del cammino episcopale in città nel 1993, ricordando come grazie all’azione del sacerdote si siano valorizzati la Chiesa di San Tito e l’oratorio, la sala Flaminia Odescalchi la mensa per i più bisognosi. Ecco l’impronta di un uomo, un servo di Dio che per mezzo secolo ha seminato ascolto e preghiera: una chiesa colma d’affetto e tanta riconoscenza sono la prova che il cammino di Don Salvatore tra la sua gente ha dato di certo i frutti sperati.