CAMPO DI MARE O CAMPER DI MARE?

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IRONIA DEI RESIDENTI MA ANCHE POLEMICHE PER L’INVASIONE DEI CAMPER SUL LUNGOMARE. PER MOLTI INVECE NON CREANO ALCUN PROBLEMA. MANCA PERÒ UN’AREA ATTREZZATA SULLA COSTA NORD.

Camper sì, camper no. E c’è chi la battezza ironicamente “Camper di mare”. Ci sono i critici cronici insomma sulla costa cerveterana, pronti a puntare l’indice contro la solita invasione di roulotte (anche quest’anno avvenuta su un ampio terreno privato) senza che ci sia nessun tipo di servizio. C’è chi invece non si preoccupa più di tanto sostenendo che i villeggianti in fondo non fanno nulla di male occupando semmai solo un po’ di spazio. Il duello è acceso. «Una meravigliosa veduta: ci voleva proprio una zona camper abusiva per rivalutare la frazione di Cerenova», ironizza la signora Patrizia. Come lei tanti altri abitanti ritengono che i turisti si debbano sistemarsi in un’area idonea e non sul prato tra via Navigatori etruschi e viale Mediterraneo, togliendo magari posti auto ai vacanzieri che vogliono raggiungere le spiagge e devono anche superare l’ostacolo dei cantieri in corso. La verità comunque è che da Cerveteri a Ladispoli (la fetta si allarga sia verso nord che verso la Capitale) non esiste una sola attività attrezzata e i camperisti non è che abbiano alternative. Per questo si teme una sorta di assalto soprattutto nel periodo di luglio e agosto. Qualche cittadino punta poi i riflettori sul possibile inquinamento che alcuni mezzi potrebbero creare a causa di un ipotetico sversamento di liquami, o per i rifiuti prodotti e accatastati, prima di lasciare Campo di Mare, nei pochi cestini disponibili che si trovano lungo la strada. Alcuni comunque hanno contattato sul serio la Polizia Locale nei giorni scorsi per segnalare un odore non proprio invitante, l’accensione di barbecue, segnalando pure come la nuova segnaletica sembri incoraggiare questa situazione in una zona priva di qualsiasi servizio. Il clima insomma non è proprio idilliaco.

L’area sosta in sé e per sé non sarebbe illegittima. L’unica regola da rispettare, e lo prevede il codice della strada, è quella di non campeggiare. Fin quando il camper arriva, parcheggia e i suoi occupanti vanno al mare non c’è nulla di irregolare. Lo si può utilizzare anche per riposare durante la notte, ma non è consentito aprire la veranda, posizionare tavolini o sedie. Non si può nemmeno lasciare il gradino aperto o mettere i piedini di stazionamento. Ovviamente se qualcuno viene sorpreso a scaricare liquami rischia una multa e peggio un procedimento penale.

L’assessora alle Politiche Ambientali Elena Gubetti ha rassicurato sostenendo che i controlli sono all’ordine del giorno, specie nel fine settimana, e che al momento non si sono verificate situazioni a rischio per l’ambiente. È dello stesso avviso la categoria dei balneari. «Corrisponde al vero affermare che la costa nord, e anche Campo di Mare – afferma Giorgio Alabiso, presidente di Assobalneari – è sprovvista di un’area adibita per i camper e ciò sarebbe naturalmente auspicabile per il futuro. Molti però hanno polemizzato eccessivamente a mio avviso, sostenendo che queste persone sporcano e, almeno per quanto visto da me, direi di no. Non hanno lasciato a terra una sola cartaccia».

Il discorso, inevitabilmente, si sposta sui cantieri in corso. Lavori in ritardo secondo la tabella di marcia. «Finalmente un intervento urbanistico – aggiunge Alabiso – destinato a migliorare la situazione socio-economica della nostra frazione balneare. Da anni attendevamo un intervento del genere sperando si concluda nel più breve tempo possibile per evitare ulteriori disagi». Si sono lamentati in parecchi a giugno. I consiglieri comunali di opposizione non le hanno mandate a dire alla maggioranza. La Giunta però rassicura con l’assessore ai Lavori Pubblici. «Entro giugno ce la faremo, – risponde Matteo Luchetti – in questi giorni verranno montate le rastrelliere, le pensiline per le fermate del bus e almeno otto fontanelle. Poi i lampioni e tanti altri arredi sulla pista ciclabile in fase di costruzione». Mistero sulle palme. Alcune erano state impiantate ma sono state subito rimosse. Il Comune ne ha così ordinate altre 20 resistenti al punteruolo rosso e compatibili con il clima marittimo. «Erano troppo piccole – conclude Luchetti – alte un metro e 60 centimetri quando le avevamo chieste da 3 metri. La pianta è la Washingtonia, resistente al punteruolo rosso».
A proposito di opere pubbliche. A breve inizieranno i lavori per la rotatoria tra via Settevene Palo e via Chirieletti. L’appalto con la ditta è stato firmato, così come quello relativo alla riasfaltatura di alcune strade, come viale Manzoni, via Domenica D’Annunzio nei pressi della scuola materna Montessori e via Iaffei.