USA, PROCESSO CONTRO IL LANCIO 5G, IL GIUDICE: «SONO PROPENSO ALLA CONDANNA»

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processo USA

TRA 6 MESI IL VERDETTO CHE POTREBBE CAMBIARE LA STORIA DELLE TELECOMUNICAZIONI: 11.000 PAGINE DI PROVE PRESENTATE NELLA PIÙ GRANDE CAUSA LEGALE INTRAPRESA CONTRO LA FEDERAL COMMUNICATION COMMISSION.

di Maurizio Martucci

Entro i prossimi sei mesi il verdetto che potrebbe cambiare la storia delle telecomunicazioni, sospendendo il pericoloso lancio dell’Internet delle cose in America ma, ad effetto domino, forse in tutto l’Occidente e nel resto del mondo.
“Sono propenso a pronunciarmi contro di voi“, è la durissima e clamorosa esternazione fatta ieri dal giudice Henderson contro la Federal Communications Commission (FCC) nell’udienza celebrata presso la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia.

Il colpo di scena è arrivato nel processo aperto dalle associazioni statunitensi contro l’agenzia governativa che ha approvato il lancio del 5G e l’asserita non nocività del wireless. “L’udienza è andata MOLTO BENE“, dopo il sostegno delle donazioni degli attivisti e 13 mesi di lavoro serrato di avvocati e scienziati su documenti e prove del danno, dichiarano soddisfatte le ONG dell’Environmental Health Trust e del Children’s Health Defense.
Le associazioni chiedono ai giudici di sospendere, liberare e aggiornare le linee guida sull’esposizione della FCC (vecchie di 25 anni) sulle radiazioni a radiofrequenza (RFR) da telefoni cellulari, antenne telefoniche, Wi-Fi, 5G e altre comunicazioni wireless.

processo 5g

Si tratta, molto probabilmente, della causa legale più importante al mondo finora intrapresa dal variegato e battagliero movimento internazionale Stop 5G. Ieri poi il giudice Millet ha costantemente spinto la FCC a rispondere al motivo per cui l’agenzia americana, per sostenere il lancio del 5G e Wi-Fi, abbia esaminato le prove solo sugli effetti non cancerogeni della tecnologia wireless, quando invece sono schiaccianti quelle sugli effetti dannosi e cumulativi dovuti dell’esposizione cronica non solo di cellulari ma di numerosi dispositivi (es. antenne telefoniche, Wi-Fi etc..).
In tal senso, il giudice Millet ha detto all’avvocato della FCC: ”Com’è stato ragionevole per la FCC fare affidamento ad informazioni sull’uso di più dispositivi e danni diversi dal cancro? “
“È stato piuttosto impressionante notare quanto a fondo i giudici abbiano letto il nostro brief in questo caso complicato. Hanno posto domande mirate su ciò che abbiamo documentato nel nostro caso come l’incapacità della FCC di produrre un registro del processo decisionale ragionato. Ad esempio, i giudici si sono concentrati sul fatto che esiste un gruppo di lavoro statunitense sulle radiofrequenze con il quale non vi è alcuna registrazione di consultazione nel registro. Inoltre hanno interrogato la FCC sul fatto che il proprio gruppo di consulenza tecnica sui prodotti elettronici non fosse riuscito a intervenire sui telefoni cellulari. I giudici si sono chiesti come l’agenzia possa ignorare il fatto innegabile che i tipi di dispositivi, gli usi wireless e gli utenti dei dispositivi wireless sono oggi radicalmente diversi rispetto a quando sono stati fissati gli standard “, ha dichiarato Devra Davis PhD MPH presidente dell’Environmental Health Trust.

Le due ONG affermano che la FCC ha ignorato le ampie prove che dimostrano che i livelli non termici di RFR pulsata e modulata emessi dalla tecnologia wireless sono dannosi per l’uomo, la fauna selvatica e l’ambiente. Pertanto, affermano che la FCC ha violato la legge sulla procedura amministrativa (APA) e la sua decisione è arbitraria e non basata su prove. Inoltre, i ricorrenti nel giudizio sostengono che la FCC ha violato la NEPA perché l’agenzia non ha considerato gli impatti ambientali della sua decisione.

La FCC ha inoltre violato la legge sulle telecomunicazioni del 1996 (TCA) non considerando l’impatto della sua decisione sulla salute e la sicurezza pubblica. La FCC ha ignorato numerose richieste che descrivono in dettaglio lesioni e malattie in rapida crescita dovute alle radiazioni a radiofrequenza. I ricorrenti hanno presentato 11.000 pagine di prove – 447 reperti in 27 volumi – a sostegno delle loro affermazioni. I ricercatori dell’Environmental Health Trust hanno archiviato 60 dei 447 reperti e gli studi scientifici pubblicati dagli esperti di EHT sono considerati cruciali nel caso in quanto si concentrano sul cancro e sugli impatti sui bambini.