Uova di tartaruga spostate di notte, Ladispoli minaccia azioni legali

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uova di Tartaruga
foto Cicillini

L’affondo era nell’aria ed è partito oggi con le dichiarazioni pubbliche del vicesindaco e assessore al Demanio di Ladispoli, Pierpaolo Perretta.

Palazzo Falcone non ha affatto gradito il trasferimento improvviso delle uova della tartaruga marina da Palo Laziale, Ladispoli, a Cerveteri, con i volontari di Tartalazio (ente preposto per il recupero e la salvaguardia di questi esemplari) e la Capitaneria di porto di Ladispoli. E lo ha lasciato intendere neanche troppo velatamente con il vicesindaco appunto.

“Perché le uova della tartaruga marina caretta caretta sono state spostate a Cerveteri? Non siamo terra di nessuno. Un atto che abbiamo difficoltà a capire – polemizza Perretta – per le modalità e le conseguenze che potrà avere in termini di mortalità della covata e sul quale chiederemo spiegazioni e risposte nelle sedi opportune. La tartaruga ha scelto il lido di Ladispoli, i nostri volontari avevano perimetrato l’area. Poi, senza alcuna comunicazione con la amministrazione del Comune di Ladispoli, le uova, di notte e in silenzio, sono state portate a chilometri di distanza, dal lido originario ed in un comune diverso: difficile capire le motivazioni scientifiche di una simile scelta che, come detto, si spera non siano causa diretta di danni alla covata”.

uova di Tartaruga
foto Cicillini

Il comune di Ladispoli, anche se non ho ammesso sempre pubblicamente, sta valutazione azioni legali, tra cui un esposto alla magistratura.

 

 

 

Ancora critiche. “Sarebbe gravissimo – continua il vicesindaco e assessore al Demanio –  se in questa storia, pur di apparire, si fosse passati sopra anche alla opportuna tutela di un evento straordinario come la deposizione di uova da parte di una Caretta caretta. Ciò che appare incomprensibile è di come la città di Ladispoli, territorio nel quale si trovava la covata originaria,  sia stata esclusa da qualsiasi decisione.  Naturalmente chiederemo spiegazioni, nella speranza che alla beffa non si aggiunga il danno con un alto tasso di mortalità nella covata”. Infine la promessa: “Attueremo tutte le iniziative necessarie per far chiarezza su una vicenda incomprensibile e lesiva nei confronti della nostra città”, chiude Perretta. Ora bisognerà capire la reazione dei “cugini” cerveterani, se ci sarà.

Nei giorni scorsi il sindaco cerveterano, Alessio Pascucci, ha emesso un’ordinanza vietando il transito di persone e cani per proteggere il nido. “Le uova spostate a Cerveteri perché luogo più idoneo al loro sviluppo”. “Felici per le tartarughe e le uova portate a Cerveteri perché lì al mare ci vanno in pochi”, aveva risposto il primo cittadino ladispolano, Alessandro Grando. Ruggini nel 2019 tra i due quando Jovanotti spostò il concerto da Ladispoli e Cerveteri non per le tartarughe ma per i simpatici fratini: i volatili della “discordia”.