Torace, respiro ed emozioni

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Le problematiche che colpiscono questa importante area del corpo Sono connesse alla nostra sfera psichica ed emozionale

Laura Vanni
Operatore tuina, istruttore
di taijiquan e qi gong

Il torace (dal latino thorax, greco ϑώραξ, “corazza, torace”) è la regione del tronco compresa tra il collo e l’addome (definizione Treccani).
Il torace è la “dimora del cuore” e, quindi, nel senso comune, è la dimora delle emozioni.
Il torace (o anche il petto) è per questo considerato, a livello popolare:
il luogo di concentrazione del sentimento (“avere in petto”)
il luogo di raccolta del senso di responsabilità ed individualità (“battersi il petto” in segno di pentimento).
Il linguaggio del corpo tra psicologia sociale e psicosomatica
Nella cultura occidentalela zona toracica tende ad essere esaltata per esprimere forza, superiorità o anche sensualità.
Il sesso maschile ama esibire dei pettorali robusti. Il sesso femminile, di contro, sceglie abiti che possano valorizzare il décolleté, ritenuto in grado di valorizzare la propria femminilità.
Non solo. Ci sono altri numerosi aspetti significativi nella comunicazione non verbale relativa a questo distretto corporeo.
L’ampiezza delle spalle e della cassa toracica, la postura, la tonicità – o la atonicità – e il modo in cui viene mosso il torace sono in grado di comunicare – silenziosamente ma efficacemente – atteggiamenti psichici ed emozioni.
Come evidenziano gli psicologi psicosomatici:
in presenza di rabbia, il petto potrà mostrarsi gonfio e “tronfio”
in presenza di ansia, la respirazione si farà alta e il petto si alzerà e si abbasserà velocemente o anche in modo irregolare, sospendendo il respiro
in caso di paura, il busto potrà essere scosso da tremori e le spalle potranno essere sollevate, come a proteggersi, il torace potrà essere gonfio, come per assicurarsi abbastanza aria
nell’eccitazione emotiva o sessuale, il busto potrà apparire molto tonico e proteso in avanti
al contrario, nella rilassatezza, il corpo sarà generalmente adagiato su uno schienale o, in caso di posizione eretta, apparirà disteso, ostentando un respiro lento e regolare.
Il respiro come connessione e scambio
E veniamo quindi al secondo aspetto importante che riguarda quest’importante area corporea: il respiro.
Il respiro rappresenta, tecnicamente, il movimento ritmico di immissione e di emissione dell’aria per mezzo del quale si attua il processo della respirazione.
Un’azione automatica e naturale che costituisce il mezzo di connessione, comunicazione e scambio tra l’interno (Io) e l’esterno (l’ambiente, l’altro da me).
Nell’esecuzione dell’atto respiratorio, il torace gestisce la sua funzione in modi sempre diversi a seconda di fattori ambientali ed emozionali.
La difficoltà nel rapporto con il mondo, con l’altro da sé, può rendere difficoltosa la respirazione, in particolare con riferimento all’atto inspiratorio che rappresenta l’accoglienza e la ricezione. Allo stesso tempo, la paura fa gonfiare il torace per assicurare “abbastanza aria” e infondere sicurezza (Lowen). L’aspetto funzionale (atto respiratorio) e quello fisico-morfologico (aspetto e forma del torace) entrano in tal modo in connessione profonda tra loro.
Oppressione toracica e fatica a respirare. Il punto di vista energetico
Uno dei disturbi più diffusi a livello toracico è indubbiamente la dispnea (difficoltà a respirare) con senso di oppressione toracica che può arrivare al dolore.
Premesso che ogni difficoltà respiratoria va valutata prima di tutto dal medico e dallo specialista, dal punto di vista energetico si evidenzia come questa condizione si associ a due condizioni tipiche:
un blocco o stasi a livello del torace, spesso associata a condizioni emozionali molto intense di vulnerabilità  (ansia, paura…)
un torace iper-espanso associato a condizioni di aggressività e impetuosità. In questo caso l’energia si blocca al livello del petto generando un senso di pienezza che si può manifestare a livello psichico (ansia) e fisico (ipertensione)
In medicina cinese, queste condizioni di difficoltà a livello del torace possono essere comuni a diversi quadri ed è necessario valutare il singolo caso.

La medicina cinese non è una pratica sanitaria ma una pratica energetica per favorire il benessere a 360 gradi

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