“SOCIETÀ DEL CONTROLLO E ESSERI UMANI INGEGNERIZZATI: KACZYNSKI HA AVUTO RAGIONE”

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UN SAGGIO SUL PENSIERO DELL’EX PROFESSORE DI BERKELEY AUTORE DEL “MANIFESTO”, PASSATO ALLA STORIA COME UNABOMBER, L’UOMO CHE TERRORIZZÒ L’AMERICA PER QUASI 20 ANNI.

di Maurizio Martucci

Ufficialmente per suicidio, ma era malato da tempo. È morto in un carcere federale americano Theodore Kaczynski, autore del Manifesto. ”La società industriale e il suo futuro”, una summa antimodernista e rivoluzionaria pubblicata nel 1995 come allegato al Washington Post per denunciare gli abbrutimenti della società industriale e la deriva anti-umana e transumanista della tecnologia.

Ecco come la notizia della morte di Kaczynski, ovvero Unabomber cioé l’uomo che terrorizzò l’America con numerose azioni criminali e delittuose, è stata commentata dal giornalista Maurizio Martucci, tra le penne di “8 Autori su Theodore Kaczynski: primo saggio critico sul pensiero dell’uomo passato alla storia come Unabomber“, il libro appena uscito e curato dall’editore Andrea Larsen per il primo saggio italiano dedicato all’ex professor universitario americano e genio matematico, scomparso il 10 Giugno 2023.

Si intitola “8 Autori su Theodore Kaczynski: primo saggio critico sul pensiero dell’uomo passato alla storia come Unabomber“, è il libro appena uscito e curato dall’editore Andrea Larsen per il primo saggio italiano dedicato all’ex professor universitario americano e genio matematico Theodore John Kaczynski, conosciuto universalmente come ‘Unabomber‘, il pluri-ergastolano, autore di eclatanti azioni sanguinarie ma pure de “La società industriale e il suo futuro”, sui cui è centrato il nuovo volume.

L’opera, oltre 200 pagine, racchiude il pensiero e le riflessioni di otto autori di diverse estrazioni e ambiti d’intervento: Guido Dalla Casa, Roberto Bonuglia, Andrea Larsen, Giulio Ceccarelli, Gloria Germani, Simone Mestroni, Eduardo Zarelli e Maurizio Martucci, ovvero esperti a vario titolo nella critica al binomio società tecnologica e industriale // destino del mondo e dell’umanità, autori che accompagnano il lettore in un affascinante viaggio intorno ai vari temi cari a Kacyznski quali l’ambiente da difendere, le derive tecnologiche, i mutamenti sociali degeneranti.

“Trent’anni dopo l’uscita del suo libro principale i fatti gli stanno dando pienamente ragione”. È questo il ragionamento di Guido Della Casa: “I ‘benpensanti’ lo hanno considerato un pazzo, lui, genio della matematica e della razionalità.

Avrebbero dovuto preoccuparsi, perché aveva usato una metodologia di pensiero completamente accettata dalla cultura corrente. Infatti Kaczynski non è un profeta, un veggente, un astrologo, uno che vede il futuro in trance: si tratta di proiezioni in avanti di un matematico di grande valore.

I “benpensanti cartesiani”, i fedeli seguaci del sistema, dovevano preoccuparsi e agire di conseguenza, invece hanno preferito considerarlo un pazzo. Era un esperto dei sistemi complessi, che diventano sempre ingovernabili oltre un certo orizzonte temporale. Ma nessuno lo ha ascoltato. Ha ammazzato tre persone per veder pubblicate le sue idee, è scampato per un pelo alla condanna a morte.

Ciò non toglie che la civiltà industriale-tecnologica, come sistema complesso, è attualmente ingovernabile e destinata al collasso.

La politica è del tutto ininfluente: l’exprofessore di Berkeley mette ripetutamente in guardia dalle ‘illusioni sinistroidi’, che sono sempre presenti più che mai in questa civiltà industrialetecnologica che ha invaso tutto il mondo”.

Nel saggio, anche il mio intervento, nel capitolo “Purtroppo ha avuto ragione“: “Mutazione genetica della specie, sovrapposizione del reale con l’artificiale nel dominio del virtuale, ambienti esistenziali liquidi, singolarità nel sopravvento dell’intelligenza artificiale a danno di quella umana, disoccupazione tecnologica in favore di automatismi e robotica, società degli algoritmi nell’Era dei cyborg tra eugenetica, transumanesimo e postumano: tutto questo, e non solo, nelle 35.000 parole battute scritte a macchina nel lontano 1995 la follia non altruistica ma visionaria di Kaczynski è stata capace di preconizzare rendendolo profeta della tecnoribellione, di una rivoluzione antitecnologica ingaggiata per disgregare il potere nel caos, in difesa delle libertà. (…) Unabomber si spinge persino oltre.

Arriva lucidamente alle conclusioni, alla fine della storia, dopo società del controllo digitale, Intelligenza artificiale e robotica: senza mai citarlo, parla di transumanesimo, nel Manifesto concetto chiarito con l’espressione “esseri umani ingegnerizzati”, il superamento dell’evoluzionismo in scala darwiniana dalla scimmia all’androide per il post-umano”.