Santa Marinella: La saga delle balle spaziali del delegato D’Emilio

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«Ci sarà un motivo per il quale Santa Marinella è sempre stata considerata una cittadina di villeggiatura?»

Riceviamo e pubblichiamo

«Sono ormai settimane che sopportiamo le entusiastiche dichiarazioni del Delegato D’Emilio, circa una relazione tra la sua funzione amministrativa e la presenza di villeggianti e turisti presso la nostra cittadina. Con quanto apparso in questi giorni sulla stampa, si è passato però di gran lunga il segno per approdare al sogno, cioè a narrazioni oniriche frutto della feconda fantasia del delegato. Dopo che per due anni D’Emilio e il Sindaco, sono andati in giro per il mondo a cercare improbabili turisti, con l’emergenza covid – che a marzo negavano entrambi, si sono dovuti arrabattare per gestire una presenza maggioritaria di romani che per via delle restrizioni, fino al 30 maggio non potevano ipotizzare se non sulle coste laziali.

A settembre dunque si parte con i bilanci. Bella pensata, quando avrebbero dovuto lavorare per allungare la stagione, sostenendo le imprese ricettive (alcune già in ferie) e proponendo ora sì, eventi di attrazione turistica, loro sono partiti con i bilanci. Quindi tra un record di presenze immaginarie quanto mai prima d’ora, prenotazioni sold out, certezza del turismo di prossimità (ma non era per l’internazionalizzazione?), due mosse da imprenditore dello spettacolo con i soldi dei contribuenti, una congestione del Centro – abbandonando a loro stesse le periferie, si raggiunge l’apice, coniugando i concerti di Alex Britti e Nesli al tutto esaurito negli alberghi.

Ora, aldilà di un sano ricongiungimento con la realtà che non farebbe male al delegato D’Emilio, si dovrebbe prendere coscienza del fatto che non è sottacendo i gravissimi problemi di insufficienza delle strutture dei trasporti, della sanità, della sicurezza che si va molto lontano. Non è istituendo il corpo dei guardiani della rivoluzione tideiana che si risolvono in un colpo i problemi della sicurezza e della occupazione degli amici che si controlla il territorio. Argomento, quest’ultimo, su cui apriremo un capitolo a parte.

Le secondo case finalmente riaperte, dove spesso in alcune di sono accalcati i villeggianti, debbono far prendere coscienza agli straordinari amministratori che siamo a 60 chilometri da una città di tre milioni e mezzo di persone, in una regione che quasi 6 milione di residenti e “solo” circa 350 chilometri di costa. Ci sarà un motivo per il quale Santa Marinella è sempre stata considerata una cittadina di villeggiatura?

Al consigliere delegato, al sindaco e a tutta l’amministrazione, consigliamo quindi un maggiore confronto con le forze politiche, economiche e culturali che compongono la cittadina. Non è che stravolgendo la natura delle cose nel 2020, possono pensare di non andare a sbattere sul muro della realtà. È il 17 settembre, la gente sta ancora a mare, zero eventi, potremmo godercela fino a tutto ottobre e loro fanno i bilanci. A posto così».

Il direttivo del Centro Studi Aurhelio