RIDIMENSIONAMENTO, LA DON MILANI PERDE LA SUA AUTONOMIA. E ANCHE AGRESTI

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A LIVELLO POLITICO È TUTTI CONTRO TUTTI

Dallo spostamento dei bambini, al blitz dell’Asl che ha reso inagibili alcune classi per aspetti igienico-sanitari con conseguente trasferimento al teatro della scuola. Disagi finiti qui per la Don Milani di Valcanneto? Neanche per sogno.

Ora c’è la perdita dell’autonomia per l’istituto comprensivo di Cerveteri. Decisione che poi si è rivelata essere frutto del dimensionamento scolastico varato dalla Regione. E così la scuola dipenderà da quella di Marina di Cerveteri. Polemico nei confronti del governo Meloni e di quello Rocca è il segretario del Pd. «Come al solito – critica Giuseppe Zito – a rimetterci saranno sempre i più deboli, i nostri ragazzi. Chiederemo al sindaco e alla giunta di verificare la sussistenza di elementi per ricorrere contro il provvedimento regionale e ci appelleremo in tutte le sedi istituzionali per contrastare questa scelta scellerata e non condivisa con i territori».

Duro Zito contro gli avversari politici. «La Giunta di centrodestra, che in quei borghi rurali ha raccolto consensi con percentuali quasi plebiscitarie alle scorse elezioni, ha ritenuto di ringraziare così la popolazione che ha dato loro fiducia. Parlano di altro, si dedicano a fare gli opinionisti rispetto alla riuscita o meno delle feste e delle iniziative. A rivendicare interventi che nella città verranno fatti nonostante i loro voti contrari in consiglio comunale». Si accoda il sindaco. «Una scelta davvero scellerata – conclude Elena Gubetti – calata dall’alto senza nessun tipo di coinvolgimento degli uffici comunali e degli istituti. Un atto unilaterale per il quale esprimo a nome di tutta l’amministrazione la totale contrarietà».

Non è mancata la replica. «Negli ultimi anni è stata proprio sua giunta comunale di centrosinistra a Cerveteri a favorire la chiusura di alcuni plessi scolastici rurali che guarda caso facevano capo proprio alla Don Milani di Valcanneto. Inoltre, le recenti e discutibili scelte di spostare sezioni della primaria da Borgo San Martino a Valcanneto e sezioni della scuola dell’infanzia da Valcanneto a Borgo San Martino hanno ovviamente favorito la dispersione scolastica dei residenti in altri istituti scolastici dei comuni limitrofi. Respingiamo al mittente le accuse gratuite rivolte al governo della Regione Lazio e all’opposizione comunale di cui facciamo parte», hanno scritto in blocco i consiglieri Bucchi, Orsomando, Ramazzotti, Moscherini, Paolacci, Pergentili, Pavin, Fondate. Una notizia non digerita dal dirigente scolastico, Riccardo Agresti. «Più che altro – dice – una decisione presa senza aver prima sentito il consiglio di istituto o il personale. Non mi preoccupo per me, dato che continuerò ad esercitare alla Melone di Ladispoli, ma per quei posti di lavoro, come gli assistenti amministrativi e il personale Ata».

Con un solo provvedimento viene soppressa la direzione didattica della Don Milani, il direttore dei servizi generali e amministrativi e gli uffici di segreteria. Infine la frecciatina: «Chi afferma che l’accorpamento di Don Milani e Marina di Cerveteri derivi dalle scelte (di risparmio della spesa pubblica) di chiusura dei plessi o è un incompetente che non sa di cosa parla o, peggio, mente sapendo bene di mentire allo scopo di turlupinare gli ignoranti ed avere voti a basso costo».