Prevenzione andrologica per contrastare allarme fertilità

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Importante convegno a Ladispoli organizzato dall’andrologo Giuseppe La Pera. Una legge regionale specifica praticamente inapplicata.

Allarme andrologico nella popolazione maschile. Un terzo soffre di patologie andrologiche e non lo sa. C’erano una volta i tre giorni la visita militare nel corso dei quali i giovani italiani venivano sottoposti ad un attento screening oggi praticamente inesistente.

L’assenza si controlli determina effetti sulla natalità dovuta anche a maschi meno fertili. Un vero e proprio allarme sociale suffragato da studi, quale quello coordinato da Giuseppe La Pera anni fa a Ladispoli, che indicano che solo un terzo della popolazione maschile risulta sano.

Se ne è parlato a Ladispoli il 21 dicembre al convegno “Ladispoli e la prevenzione andrologica. Cosa c’è di nuovo” nel corso del quale si è parlato della legge, rimasta finora inapplicata, che intende colmare le differenze tra la prevenzione andrologica mettendo fondi – 100mila euro in due anni – per la sensibilizzazione nelle scuole e per la creazione di “unità funzionali multidisciplinari integrate finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle patologie uro-andrologiche”. Primo firmatario della legge il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Massimilano Maselli, ricandidato.

Nel corso dell’incontro La Pera ha spiegato – ad esempio – come la “eiaculazione precoce” sia tra le cause che inducono i giovani ad assumere eroina con effetti ritardanti. Al riguardo ha presentato video con testimonianze dirette. La salute andrologica significa una buona salute anche per la coppia e per la società. Così la legge 26/2019 su “Disposizioni in materia di tutela della salute sessuale e della fertilità maschile” si intende intervenire.

Ma nonostante le buone intenzioni l’applicazione della normativa tarda ad arrivare malgrado la gravità del fenomeno che investe la popolazione maschile. Eppure una prevenzione efficace, così come accade in ambito femminile, può fare la differenza. L’importante è conoscere e capire se si soffre di qualche patologia. Se l’eiaculazione precoce influisce per altro sull’autostima per lo stigma che spesso si crea nel gruppo di amici viste le confidenze tra donne è utile sapere che per gli adolescenti sarebbe meglio masturbarsi a letto piuttosto che in piedi in bagno in quanto, nel secondo caso – come si legge nell’opuscolo informativo realizzato a cura del dottor La Pera – non si impara a gestire i muscoli pelvici “per ritardare a proprio piacimento il riflesso eiaculatorio”. Ma le patologie andrologiche sono numerose e anche le famiglie devono essere investite per far sì che seguano i propri figli sin da piccoli.

Mai come in questo caso c’è da denunciare che la legge – almeno nel Lazio c’è – ma che non la si applica. E la Asl al riguardo che fa? Saprà la nuova Regione Lazio investire sui propri ragazzi e mettere fondi, energie e risorse per la prevenzione e le cure di malattie andrologiche? Il dottor La Pera ha lanciato un allarme grave e si augura che venga presto raccolto.

Graziarosa Villani