OMS, ELETTROSMOG E SALUTE: SCIENZA PILOTATA DALLA LOBBY?

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bill gates

DUBBI E OMBRE SUI 21 ‘ESPERTI’ CHE DECIDERANNO LE SORTI DEL MONDO. 

Sta succedendo di tutto. E pure in fretta. E pare prendere una piega molto strana, diversa da quella che – nella migliore delle ipotesi – ci si poteva aspettare dal 2018, quando come d’incanto sembrò essersi scoperchiato il Vaso di Pandora per l’inizio di una nuova stagione nella prevenzione del danno da elettrosmog, in difesa di cittadini e salute pubblica: contemporaneamente al lancio del 5G senza copertura sanitaria, gli esiti dagli aggiornamenti negli studi indipendenti dell‘Istituto Ramazzini e del National Toxicology Programm sugli effetti cancerogeni parevano infatti poter indirizzare istituzioni, governi ed enti di garanzia verso politiche prudenti e meno spericolate.

Così come clamorose sentenze di tribunale in favore di danneggiati. Solo che nell’ultimo biennio, o se vogliamo nell’ultimo anno, il problema pare aver preso una soluzione inversa e contraria, favorevole alla lobby per un ipotetico lasciapassare sul wireless tra ombre, anomale coincidenze e sospetti.

Questi i fatti: per l’ennesima volta, si sta tentando in Italia di innalzare i limiti di legge dell’irraggiamento. Il Ministero della Salute non ha riconosciuto l’Elettro-iper-sensibilità. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro pare essersi dimenticata dell’aggiornamento della cancerogenesi da radiofrequenze onde non ionizzanti. La Commissione Europea, col progetto SeaWave (programma scientifico Horizon) sembra indirizzata a sdoganare il 5G, svilendo rischi e pericoli ambientali. Adesso, ultima solo in ordine di tempo, arriva la notizia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: il ministero della sanità del governo mondiale dell’ONU ha appena nominato i 21 membri del gruppo di lavoro internazionale per l’analisi dell’impatto dell’elettrosmog sulla popolazione. E da quanto riporta Joel M. Moskowitz sul sito  saferemr.com  non c’è affatto da stare sereni.

Tutt’altro: “nessuno dei 250 scienziati che hanno firmato l’appello internazionale per la protezione dei campi elettromagnetici  è stato selezionato dall’OMS per far parte della task force“, mentre il 50% tra gli scelti – guarda caso – appartiene alla controversa e discussa  sigla ICNIRP, risultata nei suoi membri (e fondatore) già conflitta da interessi con l’industria  delle telecomunicazioni.

Dall’Italia, due nomi: Serena Fiocchi (Dottorato di Ricerca in Bioingegneria e la Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Milano, è ricercatrice nel Consiglio Nazionale delle Ricerche)  e Alberto Modenese (ricercatore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze Sede ex Sanità Pubblica).

Nel 2021 Modenese ha partecipato ad un convegno con manager di Vodafone Italia. Nel 2022 la Fiocchi ha invece co-pubblicato una ricerca dal titolo Valutazione dei livelli di esposizione umana ai campi elettromagnetici dovuti alle antenne indossabili nella banda di frequenza 5G, nella quale si è concluso che “tutti i livelli di esposizione erano conformi alle linee guida ICNIRP“.  Cosa poterci aspettare adesso dall’OMS? Per completare il quadro qui di seguito la classifica dei 10 finanziatori più generosi verso l’OMS aggiornata al 2021.

Al primo posto c’è la fondazione del fondatore di Microsoft, determinante nella transizione digitale e nell’azione di connettività del pianeta: Bill Gates finanzia addirittura un progetto per lo sviluppo del contraccettivo wireless!