“Occhio di lince su tutti gli episodi dubbi per non assistere più a polemiche come quelle della semifinale Juventus – Napoli”

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Il manager Alessio Sundas lancia alla Lega Calcio la proposta di introdurre

la tecnologia a disposizione degli arbitri anche per rigori e fuorigioco

Quello che è accaduto in Olanda, dove la goal-line technology ha probabilmente deciso l’esito del campionato, conferma che il calcio italiano ha bisogno della moderna tecnologia per aiutare gli arbitri a non sbagliare. Altrimenti continueremo ad assistere a polemiche e politica del sospetto come nel recente caso delle semifinali di Coppa Italia con lo scambio di accuse tra Juventus e Napoli”.

Le parole sono del manager Alessio Sundas, direttore della Sport Man Procuratori Sportivi, che ha lanciato alla Lega Calcio in queste ore la proposta di introdurre il cosiddetto “occhio di lince”, sulla scia di quanto già accade nel tennis e nella pallacanestro. Sport dove gli arbitri hanno a disposizione la tecnologia chiamata “occhio di falco” per non commettere errori in caso di situazioni di gioco confuse.

La scorsa settimana – prosegue Sundas – lo scontro scudetto tra Psv Eindhoven  e Feyenoord è stato deciso dalla tecnologia che ha permesso al direttore di gara di assegnare un goal che era sfuggito a tutti. La Sport Man ritiene che ormai il calcio debba camminare al passo con i tempi, l’occhio di lince a disposizione del quarto arbitro a bordo campo permetterebbe in pochi secondi di derimere situazioni ingarbugliate senza commettere errori. Un monitor, le immagini al rallentatore e perfino la ricostruzione al computer, sarebbero lo strumento migliore per cancellare ogni polemica. Il football viaggia a velocità elevate, gli arbitri ad occhio nudo hanno poche frazioni di secondo per decidere, non possiamo chiedere miracoli ai direttori di gara. La Sport Man lancia dunque il progetto occhio di lince a partire dal prossimo campionato di Serie A e Serie B, gli interessi in gioco sono alti, i club investono milioni di euro, non è ammissibile che una squadra fallisca un obiettivo e perda risorse economiche solo perchè i padroni del calcio non vogliono la tecnologia al servizio del rispetto delle regole. Siamo pronti a chiedere l’intervento della Fifa nel caso la Lega Calcio non prendesse in considerazione la nostra proposta. Basket e tennis sono ricche di episodi in cui occhio di falco ha deciso l’esito di match importanti per l’assegnazione dei titoli, perchè il calcio non vuole seguire questo esempio e permettere agli arbitri di non sbagliare più su rigori, goal e fuorigioco?”.

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