NO AD UN NUOVO JOVA BEACH, SI ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE

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Lo scorso venerdì pomeriggio, si è tenuto un incontro teso a ribadire la contrarietà allo svolgimento della seconda edizione del Jova Beach Party, in programma nei giorni del 23 e 24 luglio a Marina di Cerveteri.

L’appuntamento, organizzato da un gruppo di volontari, cittadini e attivisti per l’ambiente, viste le temperature roventi degli ultimi giorni, ha registrato una buona affluenza. I partecipanti dapprima si sono ritrovati sulla spiaggia di Torre Flavia, per poi dirigersi sul luogo individuato per la realizzazione dell’evento canoro, e cioè, appunto, il Lungomare dei Navigatori Etruschi.

Stesso luogo di tre anni fa e stesse criticità. All’iniziativa ha preso parte anche Franco Sacchetti, fumettista e autore del blog “A chi Jova Beach Party” e del libro “Fratini d’Italia”, che ha accompagnato il gruppo spiegando le motivazioni del no ai concerti in spiaggia e in aree sensibili, come quella della frazione caerite per la stretta vicinanza con il Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, zona ZPS e area protetta per la presenza di specie a rischio estinzione, quali il Fratino e già sito di nidificazione, nel 2020, della Tartaruga marina Caretta caretta. Non solo, Sacchetti si è intrattenuto con le persone presenti per illustrare la vegetazione dunale, dando informazioni sull’importanza della sua conservazione.

Sappiamo bene – commentano gli organizzatori dell’incontro – delle gravi alterazioni subite dagli habitat naturali durante la tournée di Jovanotti nel 2019, sul nostro litorale sono state letteralmente asportate le dune mobili sul lungomare caerite, praticamente livellate, per allestire il villaggio del Jova Beach. E adesso tutto sta per ricompiersi nuovamente, senza rispetto alcuno per le specie in migrazione e quelle stanziali nel loro periodo riproduttivo.

Non siamo contro i concerti e il divertimento, ma contro la devastazione di ecosistemi fragili e delicati che sono fondamentali per garantire gli equilibri costieri e le forme di vita che popolano la spiaggia.

La formula “lasceremo le spiagge più pulite di come le abbiamo trovate” non può equivalersi ad una rivoluzione ambientale, mentre l’abbattimento di filari di tamerici come successo a Ravenna, sono un prezzo assolutamente inaccettabile. Non si può giustificare l’irrimediabile perdita di biodiversità con il messaggio trasmesso da Jovanotti che la Natura danneggiata si possa “ricostruire”. E non basta di certo la partnership del WWF a dichiarare la sostenibilità del Jova Beach Party, che sembra configurarsi sempre più come un enorme tentativo di greenwashing, un’operazione commerciale invece di arrecare benefici ai territori, porta distruzione e disagi malgrado le rassicurazioni fornire parte dell’organizzazione, e i toni euforici dell’amministrazione comunale caerite nel presentare il ritorno di Jovanotti.

Per tali ragioni si lancia un appello alla Sindaca Gubetti, di spostare l’evento di due serate dalla spiaggia ad un luogo più consono o, laddove ciò non fosse possibile, di annullare la tappa. A fine incontro è stato distribuito a tutti i presenti un volantino con un vademecum di regole per la corretta fruizione della spiaggia.