In morte di un tasso… ucciso da chi crede di essere padrone del Pianeta

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Tasso investito nei pressi della Necropoli

di Angelo Alfani

E’ Mattina presto. Lungo la via di pini e cipressi che porta dal campo della Fiera all’ingresso della Necropoli della Banditaccia, al lato della strada tra aghi di pino, giace un tasso dalla punta del naso appena sporca di rosso sangue.

Sull’asfalto, nel mezzo della strada, una chiazza rossa ancora liquida:certamente il povero tasso è lì che è stato colpito da un veicolo.

E ‘ convinzione comune che possa accadere, che rientra nell’ordine delle cose possibili, eppure se facessimo maggiore attenzione noi umani nel guidare i nostri strumenti di viaggio probabilmente renderemmo i nostri coinquilini più tranquilli nel muoversi e nel seguire il loro istinto senza rischiare la vita.

In molti paesi civili le strade come quella della necropoli hanno dei passaggi che attraversano sotto il manto stradale la carreggiata così’ che i piccoli animali, dai rospi, agli istrici, ai ricci, ai tassi possono tranquillamente utilizzare evitando rischio di morte. A quando da noi?

A quando una maggiore consapevolezza che noi umani non siamo gli unici abitatori del Pianeta e soprattutto che non siamo i padroni del Creato?

Tasso investito nei pressi della Necropoli