UN GIOCO DI SOCIETÀ CHE CONGIUNGE LE PERSONE.
A cura di Roberto della Ceca, CirKULA.r è il progetto antropologico che prende ispirazione dalla pratica del Kula Ring, che sfida le persone a ritrovare il valore materico della reciprocità.
Attraverso il dono, temporaneo e strumento di condivisione di emozioni, esperienze, anime. La collana nella foto sarà lo scrigno depositario in cui tali emozioni prendono la forma dello scambio e della condivisione. L’esperimento CirKULA.r vuol essere un format aggregativo, pensato per stimolare creatività.
Partecipare al gioco di società è facile: chi aderisce viene inserito in un gruppo WhatsApp in modo da essere informato sul percorso della collana che viene presa in consegna di volta in volta da ognuno per una settimana. Periodo durante il quale apportare il contributo all’oggetto, lasciare la propria impronta. Può essere un monile a corredo della collana così come un’immagine, una poesia, un’emozione del momento che, come nella cultura Maori, resta impresso nel dono temporaneo. Successivamente avviene l’incontro per la consegna della collana all’altro partecipante.
CHE_CONGIUNGE_LE PERSONE
Lo scambio avviene in un circular point presente in città. A Cerveteri è il Bar-libreria Il Rifugio degli Elfi. Da qui la circolarità dell’oggetto, dello spirito della materia con il quale è stato realizzato. In questo caso la collana è stata realizzata con la plastica restituita dal mare, che ha una sua storia: “Vibra nelle mie mani” racconta Laura Buffa autrice della collana realizzata con il PET di bottiglie raccolte sulle spiagge del litorale laziale e lavorate a caldo con uso di smalti.
Il Kula Ring è un rituale scoperto dall’antropologo ed etnografo Bronislaw Malinowski, in uso tra gli indigeni nell’arcipelago delle isole Trobriand. Consiste in un costante scambio di collane di conchiglie e bracciali donati temporaneamente agli sconosciuti abitanti di isole vicine, affinché essi possano arricchire gli oggetti consegnati del loro contributo creativo ma soprattutto animista. Il rituale che prevede il ritorno del dono stesso al punto di origine avviene in senso orario ed antiorario, su rotte stabilite e rafforza legami duraturi nel superamento di differenze e potenziali conflitti.
di Barbara Pignataro
