L’azione della curcuma secondo la medicina cinese

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Laura Vanni
Operatore tuina, istruttore
di taijiquan e qi gong

Secondo la medicina cinese la curcuma ha un’energica azione nel muovere il Sangue, rompendone le eventuali stasi.
Questa sua azione energetica la rende particolarmente indicata in presenza di dolori nel corpo o di raffreddamento. Questo non la rende però, necessariamente, una panacea; una spezia da utilizzare sempre in abbondanza ogni giorno. Proprio per la sua azione energetica vigorosa, infatti, la curcuma potrebbe essere controindicata in alcune condizioni, nonostante si possano elencare numerosi benefici indicati dalla tradizione occidentale. Anche dal punto di vista occidentale, come vedremo, la curcuma ha alcune controindicazioni nel suo utilizzo.
Effetti benefici della curcuma secondo la tradizione occidentale
E’ sufficiente cercare su google per leggere notizie sulle numerose virtù della curcuma. Vengono, infatti, comunemente riconosciute alla curcuma proprietà:
antiossidanti
disintossicanti
antiinfiammatorie
La curcuma viene, inoltre, citata come rimedio in caso di disturbi intestinali, malattie cardiovascolari, colesterolo alto, problemi mestruali e – addirittura – in caso di depressione.
Effetti benefici della curcuma secondo la tradizione cinese
Dal punto di vista della dietetica cinese la curcuma ha le seguenti proprietà:
muove il sangue e rompere eventuali stasi (azione sul dolore)
disperde il vento-umidità (utile, quindi, in caso di raffreddamento o tensioni muscolari da penetrazione di patogeno esterno)
Vediamo di seguito entrambe queste due proprietà più nel dettaglio.
La curcuma muove il Sangue e rompe le eventuali stasi
In medicina cinese si dice che:
“Se (il qi) non circola c’è dolore, se c’è dolore allora (il qi) non circola” (bú tōng zé tòng, tòng zé bú tōng)
Secondo la medicina cinese, nel nostro organismo il qi (energia) scorre in modo fluido e armonico.
Nel momento in cui questo movimento fluido si interrompe per un qualsiasi ostacolo (contratture e rigidità muscolari, traumi, catarri, freddo che blocca in superficie…), subentra una sensazione di dolore.
Il dolore, quindi, è il segno che c’è una stasi di qi.
Quando la stasi si riduce e il qi torna a circolare, il dolore si riduce. Il dolore può avere diversi gradi di intensità a seconda della gravità della stasi. Inoltre, il qi è il “motore del sangue”. Per questo, una stasi di qi grave può condurre facilmente alla stasi di sangue, riconoscibile per il dolore intenso e trafittivo.
L’azione di mobilizzazione della curcuma spiega perché essa venga indicata spesso per il trattamento dei dolori articolari e muscolari (stasi di qi e sangue).
Questa stessa proprietà energetica rende, inoltre, la curcuma indicata anche in presenza di mestruazioni dolorose. Muovendo il sangue, infatti, la curcuma disperde le stasi anche a livello uterino e favorisce il flusso, muove il qi e lo diffonde in modo armonico dirigendolo verso il basso.
La curcuma disperde il Vento-Umidità
Un ulteriore aspetto energetico utile da conoscere su questa preziosa spezia è la sua azione nel disperdere il Vento-Umidità.
Questo ne fa un utile alleato anche in caso di tensioni muscolari da patogeno esterno o nei primi sintomi di raffreddamento, in quanto aiuta a disostruire i canali.
Quest’ultima azione è comune anche allo zenzero.
Attenzione alle controindicazioni della curcuma
Si ritiene che la quantità adeguata di curcuma equivalga a circa 2 cucchiaini al giorno.
La curcuma può essere impiegata nei cibi, aggiunta a fine cottura, quotidianamente. Se. Però, viene consumata in eccesso, può provocare nausea e disturbi intestinali. Il consumo in eccesso di curcuma può, inoltre, interferire con i farmaci anticoagulanti aumentandone l’effetto. L’utilizzo della curcuma è, infine, controindicato in presenza di calcoli biliari.

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