Ladispoli, servizio idrico: bollette non pervenute

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I Tre Amici al Bar: Roberto Magri, Raffaele Cavaliere e Diego Corrao, nelle riunioni riprese, evidenziano alcune sagge riflessioni documentate, sulla base delle evidenze disponibili su Fonti Aperte, atteso che il presunto giallo continua.

Quindi, tenuto conto che il Garante SII è stato istituito con legge della Regione Lazio n. 26 del 1998, recante “Norme di attuazione dell’art. 18 della legge regionale 22 gennaio 1996, n. 6 e dell’art. 21,  comma 5 della legge 5 gennaio 1994, n. 36” (art. 8) al fine di svolgere le seguenti attività:

a) definire indici di produttività per la valutazione economica dei servizi resi e parametri per il controllo delle politiche tariffarie praticate;

b) esprimere valutazioni in ordine alle problematiche attinenti al servizio idrico integrato su richiesta della Regione, degli enti locali, dei soggetti gestori dei servizi idrici, delle associazioni di tutela degli utenti e dei consumatori;

c) redigere, sulla base dell’analisi e del raffronto dei diversi aspetti tecnici, economici e funzionali che caratterizzano la gestione del servizio idrico integrato, con cadenza semestrale, il Rapporto sulla gestione del servizio idrico integrato nella Regione Lazio, denominato “Rapporto”.

A tal proposito, tenuto conto che l’acqua è l’elemento principale primario da sempre e che nel contempo dovrebbero essere tutelati, sia i Cittadini/Utenti/Contribuenti che la preziosa risorsa idrica, non potendosi escludere, verosimilmente che a molti Utenti e Condomini ancora non sono arrivate le fatture per il consumo dell’ acqua e questo disagio a distanza di c.ca 1.5 anni ( oltre 16 mesi )questa delicata questione amministrativa non è stata risolta!
Di chi è la colpa? Ad ogni buon conto i dati per la Città di Ladispoli (Roma) dal 30.09.2022  risultano indicati nel documento Rapporto sulla gestione del  Servizio Idrico Integrato nella Regione Lazio ( dal 25.08.2022 al 25.02.2023 ) servizio idrico – potabile e di fognatura – pagina 46 (quarantasei), i seguenti dati :

1. Non è stata fornita l’ informazione utile a determinare se il Cliente è residente nel punto di fornitura.

2. Non è stato fornito il Numero dei Componenti Familiari.

3. Non è stato fornito per le Utenze Condominiali, il numero di appartamenti/locali interessati.

4. Il Comune ha fornito 60 Utenze Condominiali, senza i dati Fiscali dell’intestatario.

5. Il Comune si è impegnato a trasmettere entro 30 giorni dall’acquisizione, la lettura reale o stimata, alla data di affidamento del servizio, che Acea Ato2 utilizzerà per l’avvio delle fatturazioni agli utenti.

A questo punto, doverosamente e saggiamente, ci domandiamo: quali sono le cause e/o motivazioni sottostanti che hanno determinato tale situazione, tenuto conto delle evidenze emerse e segnalate saggiamente e pubblicate dalla stampa a fare data dal 18.05.2023 al 17.01.2024?
Non potendosi escludere, verosimilmente, che a molti Utenti e Condomini ancora non sono arrivate le fatture per il consumo dell’ acqua e questo disagio a distanza di c.ca 1.5 anni ( oltre 16 mesi ) questa delicata questione amministrativa non è stata risolta! Di chi è la colpa?

Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della Nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettiva dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera Democrazia “.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere e Diego Corrao.