Ladispoli dedica una scultura ad Angelo Vassallo

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Il “Sindaco Pescatore”, simbolo di legalità e di difesa della natura. L’opera è stata realizzata dallo scultore Napoleon Alberto Romualdo.

 

Domenica 24 settembre 2023 è stata una giornata importante per la comunità di Ladispoli, e non solo. Importante perché si è ricordata la figura di un Uomo, un Sindaco, un Amministratore apprezzato da tutti per le sue doti morali, le grandi capacità e lo strenuo impegno in difesa dell’ambiente.

Come molti sapranno, Angelo Vassallo è stato per 10 anni Sindaco di Pollica (SA), comune costiero vocato alla pesca e al turismo, ma nelle mire della criminalità organizzata per il controllo del territorio e la gestione delle risorse. Sostenitore della tutela dell’ambiente e della legalità, Angelo Vassallo venne ucciso il 5 settembre 2010, vittima di un agguato nella sua Acciaroli, mentre rincasava con l’auto, colpito da 9 proiettili.
La cerimonia di inaugurazione della scultura a lui dedicata si è svolta a partire dalle ore 10 negli stessi giardini di Viale Mediterraneo che gli erano stati intitolati il 4 novembre del 2019. Alla cerimonia erano presenti Dario Vassallo, fratello di Angelo, lo Scultore Napoleon Alberto Romualdo, le Autorità locali, oltre alle associazioni e a numerosi cittadini.
Rosario Sasso insieme allo scultore Napoleon Alberto Romualdo

Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo, medico e scrittore, dal 2010 insieme al fratello Massimo sta portando in giro per l’Italia il ricordo di Angelo e si sta battendo in ogni sede per ottenere la verità sulla sua morte. La storia di Angelo è un esempio tangibile della “bella politica”, dell’amministrazione della cosa pubblica secondo i principi della legalità, della tutela dell’ambiente e della salvaguardia del bene comune. Dario Vassallo, sottolinea “La scultura incarna simbolicamente la tenacia di azioni semplici e costanti che rappresentano una forza insormontabile e nobilitano lo spirito e l’azione tesa alla giustizia e al sacrificio. Angelo Vassallo, un uomo semplice che diviene simbolo, un sindaco, un sindaco pescatore che diviene massima espressione di ciò che è bene comune”.

Sono poi intervenuti lo scultore salvadoregno Napoleon Alberto Romualdo e Rosario Sasso, ideatori dell’opera, realizzata con il sostegno economico e fattivo delle associazioni locali, di numerosi cittadini e degli sponsor. Entrambi hanno raccontato la genesi di questo progetto, descrivendo l’impegno profuso nella realizzazione della scultura, il suo significato ed importanza. La scultura non solo rappresenta un omaggio alla persona di Angelo Vassallo, ma vuole essere anche un contributo perché si mantengano accesi i riflettori sulla ricerca tuttora in corso degli assassini, e nel contempo si spera possa fungere da stimolo di riflessione per la comunità civile, affinchè la visione illuminata di amministrazione di Angelo non vada dispersa. Con questa scultura a Ladispoli si è generata una delle tante gocce che sono andate a formare una vera e propria onda di legalità, estesa dal Nord al Sud dell’Italia, grazie al lavoro della Fondazione Angelo Vassallo e soprattutto alla forza ispiratrice delle idee di Angelo, oggi più vive e forti che mai.

L’associazione Libera, presidio Ladispoli-Cerveteri, plaude all’iniziativa ed allo spazio dedicato alla memoria del sindaco Vassallo. Chi si batte con la propria vita per difendere la legalità merita il giusto rispetto e il diritto di vivere nella nostra memoria e nel nostro impegno.

Il Comunale di Ladispoli, che ha patrocinato l’iniziativa, era presente e rappresentato dall’assessore alla cultura Margherita Frappa, dicendosi onorata per questa scultura che è un simbolo degli amministratori pubblici che non cedono alle minacce della criminalità e difendono la democrazia e la legalità fino in fondo.

La scultura, realizzata in marmo travertino, raffigura Angelo Vassallo seduto sulla barca, con il timone in mano e il capo leggermente girato, che guarda l’orizzonte. E’ disposta in alto rispetto al piano di sedime ed è circondata da una siepe di alloro, in modo da risultare in armonia con il contesto del giardino. Un’opera partita dal basso, che si spera possa veicolare alle future generazioni, attraverso la sua matericità, i valori e le buone pratiche messe in atto da Angelo Vassallo.
In questo Paese c’è chi non si è mai arreso. Non dipende dall’età, non dipende dalla classe sociale. Dipende solo dalla propria sensibilità e dalla cultura che ti porta a lavorare per anni, in silenzio, solo per raggiungere l’obiettivo”.