Ladispoli ancora sta bruciando. I piromani volevano la strage

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Ladispoli si è risvegliata sconvolta ed amareggiata. 

Quello che è accaduto ieri segnerà per sempre la storia della città, lasciando quel senso di rabbia e di impotenza per un atto criminale. Mentre i cittadini cercano ancora di capire quale ignobile intento abbia armato la mano dei mandati e degli esecutori della distruzione del bosco di Palo Laziale e della palude di torre Flavia, si sentono ancora gli aerei e gli elicotteri sorvolare il cielo di Ladispoli per evitare che i focolai che covano sotto la cenere possano tornare in attività. E’ una città che vuole capire perchè qualcuno ieri ha cercato la strage. Sì, amici lettori, è inutile girarci intorno. Chi ha appiccato il fuoco in varie zone della città voleva colpire duro, voleva fare male, sperava che il forte vento trasformasse Ladispoli in un gigantesco rogo. E la sciagura ci sarebbe stata se vigili del fuoco, protezione civile, polizia locale, carabinieri, polizia, guardie ambientali e tanti cittadini non fossero corsi in strada armati di secchi per rallenta l’avanzata del fuoco. Ci sono stati momenti in cui si è temuto il peggio, chi ha acceso gli inneschi li aveva piazzati in punti strategici dove il vento ed il caldo torrido avrebbero favorito il diffondersi delle fiamme. Che se fossero arrivate a lambire le abitazioni avrebbero potuto anche uccidere. Un grande grazie dunque a tutti coloro che hanno fatto l’alba ed anche in questi momenti stanno lottando contro i roghi che covano sotto la cenere. Ma Ladispoli è ancora in piedi. Frastornata, stanca, bruciacchiata, delusa. Ma ci siamo ancora. Siamo tutti qua, pronti a ricostruire quello che dei bastardi hanno tentato di distruggere per occulti scopi che speriamo le forze dell’ordine possano individuare rapidamente. Perchè nulla accade a caso, c’è un disegno preciso dietro gli attentati incendiari di ieri. E’ il momento delle risposte forti e decise da parte delle istituzioni. E’ il momento di far capire che Ladispoli non è il Bronx dove tutti pensano di poter fare i propri comodi. E’ il momento di alzare i toni, di collaborare attivamente con le forze dell’ordine. E’ il momento di smetterla di girarsi dall’altra parte, fingendo che la città sia di qualcun altro. Perchè, amici lettori, chi getta rifiuti nelle strade è bastardo allo stesso modo di chi appicca il fuoco. E’ il momento di rialzare la testa, di capire che dobbiamo essere una collettività unica, pronta ad unirsi per difendere il nostro territorio. Lo slogan è sempre lo stesso: NESSUNO SI ILLUDA DI POTER TRASFORMARE LADISPOLI IN UN CAMPO DI BATTAGLIA.

foto di Felicia Caggianelli