INCUBO SETTEVENE PALO: FILE LUNGHE ALL’INGRESSO NORD

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L’OPPOSIZIONE CON IL CONSIGLIERE MOLLICA GRAZIANO PROMUOVE UNA MOZIONE PER ALLARGARE LA STRADA CHE IN ALCUNE FASCE DELLA GIORNATA VA IN TILT. E A BREVE APRIRÀ ANCHE L’AUDITORIUM.

File lunghe e disagi all’ingresso nord di Ladispoli. E l’Aurelia spesso va in tilt imbottigliando soprattutto i lavoratori che tornano la sera dalla Capitale. Un problema ancora irrisolto che in alcuni giorni e in determinate fasce orarie crea problemi alla viabilità. Il punto più critico senza subbio è tra la statale e l’inizio della via Settevene Palo.

Spesso si formano file perché nella stessa corsia di marcia viaggiano i cittadini, i pendolari appunto ma anche i clienti del McDrive incolonnati per raggiungere l’agognata meta con panino annesso. Tra le due rotatorie insomma non si passa e sorgerebbero grattacapi anche per un’ambulanza o per altri mezzi del soccorso come i vigili del fuoco. In più a breve aprirà anche l’auditorium “Massimo Freccia” e il numero degli automobilisti è destinato ad aumentare.

A Ladispoli sono questi i temi affrontati durante l’ultimo consiglio comunale nel quale l’opposizione, dopo le tante polemiche dei cittadini, ha presentato un’interrogazione e una mozione con l’intento di sbloccare il nodo della viabilità congestionata e della Settevene Palo troppo stretta. A illustrare i due documenti durante la massima assise cittadina è stato il consigliere d’opposizione Amelia Mollica Graziano. «Il traffico della Settevene Palo, in entrambi i sensi di marcia, è veramente drammatico negli orari di punta – sostiene – e provoca una fila ininterrotta sull’intero percorso, creando problemi non solo di viabilità ma anche al passaggio eventuale dei mezzi di soccorso».

Riflettori puntati anche sul percorso pedonale della strada, in alcuni punti «non idoneo né tantomeno sicuro», tanto che il consigliere ha chiesto l’ampliamento del «tratto che va dal cavalcaferrovia all’ingresso di Ladispoli nord» con la tombatura dei due canali di scolo ai lati della carreggiata. «Se fosse necessario – rilancia sempre Mollica Graziano – si potrebbe anche procedere con l’espropriazione di 3 o 5 metri lineari dei terreni limitrofi per avere un allargamento delle due corsie, creando così non solo delle parti più larghe per lo scorrimento del traffico ma anche un marciapiede, idoneo e sicuro, ed un percorso ciclabile. È un problema reale che va risolto al più presto».

Un progetto che però suscita scetticismo nell’amministrazione comunale che non vede di buon occhio l’espropriazione delle proprietà private. Nonostante i pochi margini di azione, la maggioranza si è resa disponibile a valutare altre opzioni, come ad esempio la possibilità di realizzare una ciclabile che vada a collegarsi con quella già esistente su viale Europa nel quartiere Miami per agevolare il passaggio di pedoni e ciclisti. C’è poi l’altro aspetto portato in consiglio sotto forma, questa volta, di interrogazione: l’imbottigliamento del traffico all’ingresso nord della città causato dalla presenza, soprattutto, del McDonald’s. Quasi quotidianamente gli automobilisti sono costretti a lunghe attese prima di poter entrare o uscire dalla città.
Come ovviare allora a tutti i disagi? «Anche in questo caso – risponde il sindaco ladispolano, Alessandro Grando – ci sono poche soluzioni, pochi spazi. Una delle possibilità che si sta valutando è utilizzare la stradina che costeggia il cimitero, facendo sì che quello diventi l’ingresso, lasciando invece sulla Settevene Palo l’uscita». In questo modo, secondo il primo cittadino, almeno parte del problema potrebbe trovare una soluzione, per buona pace dei pendolari.