In cattedra con la Maestra Genia

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Appuntamento fisso a Radio Cesano Campus con William Nonnis e gli strumenti digitali. Questa volta presenta la Maestra Genia.
Nella trasmissione #AAA_CERCASI_STABILITÀ con Simone Lijoi:
“Nuova nata in casa IA, da una start-up italiana, è la Maestra Genia, l’assistente virtuale dell’Intelligenza Artificiale che, conoscendo perfettamente ben trenta materie, è stata realizzata per sostenere l’apprendimento degli studenti. Un’ausilio all’istruzione che sicuramente sarà in grado di apportare considerevoli benefici al settore scolastico, ma che non deve mai surclassare il ruolo e il valore insostituibile dell’insegnamento umano.”
L’analisi dell’esperto Nonnis, analista tecnico operativo per la digitalizzazione e l’innovazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, risponde alla domanda dello speaker: l’AI potrà prendere il posto dell’insegnante?
In Italia è stata lanciata l’insegnante Genia addestrata per migliorare le performance degli studenti. Le conseguenze sulla vita dell’uomo?
“Per quanto si chiami intelligenza artificiale, la novità tecnologica di cui ora si fa un uso massivo, in realtà non è intelligente per niente, poiché non utilizza il pensiero e manca di comprensione, coscienza e consapevolezza, rispondendo alle richieste dell’uomo solo sulla base delle informazioni con cui è stata addestrata.
“Aiuterà ma non sostituirà l’uomo” è il succo del discorso dell’analista, che da tempo divulga informazioni sull’evoluzione umana attraverso le innovazioni digitali, applicate in questo caso al sistema scolastico, insistendo sempre sul concetto che l’intelligenza artificiale andrà comunque sempre considerata uno strumento digitale a supporto del nostro punto di vista, della nostra necessità, storia e cultura.
La Maestra Genia cosa fa?
Tu fai una domanda pertinente alla disciplina di interesse e lei ti risponde sulla base di informazioni fornite a monte, nozioni che però non sono verificabili: da dove attinge? Non solo, Genia non riesce a razionalizzare il contesto in cui si trova, a differenza dell’uomo. Questo conferma che gli strumenti digitali cambieranno la didattica nelle scuole certamente, ma non sostituiranno nessuno, tanto più oggi è necessario leggere sui libri per accorgerci se quello che dice Genia è corretto.
Si continua a parlare di evoluzione nella scuola con l’introduzione del Metaverso, a questo link l’intera puntata.