IL VIRUS CHE BUSSA D’INVERNO

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Dottor Professor
Aldo Ercoli

Virus – A bocce ferme (in realtà la curva epidemica è in forte rialzo con conseguente allarme per ricoveri ospedalieri compresi quelli in terapia intensiva) … a bocce ferme di pensiero, intendevo, credo di aver sbagliato clamorosamente in una sola importante previsione: non avrei mai pensato a questa seconda violenta pandemia attuale. Sapevo di essere in minoranza ma lo ero anche stato in tante altre occasioni che mi avevano dato ragione.

Dopo l’estate questa, paragonandola all’ambiente marino, è simile ad un moto tempestoso, un vero e proprio mare in tempesta che sta portando a galla (ma anche a riva) tanti detriti tossici prima nascosti. Avete presente cos’è la “risacca”? Dopo la prima feroce mareggiata con onde alte mortali che si è abbattuta fragorosamente sulla “scogliera” padana in autunno le onde di ritorno si sono violentemente imbattute con quelle che venivano dopo.E sono ovunque venuti fuori tutti gli “altarini”, schizzi di contagiosità impressionante: da 2000 casi positivi a ben 36000 (anche se vero che di molto sono aumentati i numeri di tamponi giornalieri). Il “chiusi in casa” (non adoro gli anglicismi) ha solo tamponato la prima fase senza però tener conto che, con la riapertura, i contatti interumani sono ripresi come e più di prima (del resto era inevitabile).
La vacanze estive? La movida? Certo ha influito e non poco ma la causa maggiore a mio avviso, è imputabile ai trasporti urbani (specie autobus, metropolitane etc) con la ripresa dell’attività lavorativa. L’età dei contagiati è scesa in maniera vertiginosa. Dagli 80 si è passati ai 60-40 fino ai 20 anni. I danni li hanno portati a casa. Del resto, per quanto riguarda i più giovani, è difficile per i due (o più sessi) stare lontani, mandarsi baci e videomessaggi a distanza. Ci potranno essere giorni (vedi le domeniche) in cui il numero dei contagiati diminuirà (tutto dipende dal numero di tamponi).Poi la vedo ostica sia sotto il profilo sanitario che economico.

Virus – Posso consolarmi sulle questioni in cui i dati mi hanno dato ragione?
Punto primo: le scuole materne, elementari e medie inferiori non hanno dato problemi (né in Europa non sono state chiuse) perché i bambini da 1 a 10-12 anni godono, di uno schermo protettivo dovuto al sistema immunitario innato (quello lasciatoci in eredità dagli invertebrati da cui discendiamo).
Punto secondo: le popolazioni nere subahariane (specie Nigeriani) godono in gran parte di questo sistema innato come i bambini.
Punto terzo: per tutti questi motivi, banchi separati, specie quelli “a rotelle” credo che siano stati un’idiozia (partorita spero non ad arte per guadagnarci sopra). “Cervelli” dotati di poco intelletto (ma chi li paga queste task force del CTS?). Ora, vedrete, che si andrà verso un’altra chiusura totale, lasciando operare solo le fabbriche e, mi auguro, almeno le scuole elementari.
Si ritornerà, come ha ben sottolineato quell’acuta e lucida mente di Marcello Veneziani al sacro rito del pranzo, specie quello domenicale con buone pietanze e pasticcini a fine pasto. Voglio sbagliarmi ancora (anzi mi auguro di sbagliarmi) ma credo che sarà in fine anno. Inizio anno nuovo triste. Babbo Natale ci porterà soprattutto carbone; la Befana resterà incastrata nel camino (e poi non è detto che la sua scopa questa volta saprà volare). Chi avrà voglia di giocare a Monopoli oppure a Mercante in fiera? Cenare e giocare in sei fa tristezza … altro che lunghe, belle, allegre tavolate!!
Si è sbagliato molto in estate: andavano triplicati i mezzi pubblici e sarebbe stato necessario più controllo anche notturno. Ora si procede per “debiti” rinviando tutto per evitare ribellioni di massa. Già ma fino a quando? Si spera nello “stellone” italiano di fine pandemia in primavera 2021. Intanto i soldi non ci sono, nessuno ci dà una lira anche perché i problemi li hanno tutti. Un’ultima nota: quante volte, sin da aprile, ho insistito su una medicina del territorio? E’ praticamente quasi inesistente.
Virus che bussa d’inverno