ELEZIONI REGIONALI LAZIO E LOMBARDIA

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IL WWF ITALIA CHIEDE AI CANDIDATI IMPEGNI PRECISI PER L’AMBIENTE.

Nel documento anche specifiche richieste su alcuni temi di grande impatto a livello territoriale come energia, clima e trasporti, consumo del suolo, protezione della natura, tutela delle acque ed economia circolare.

Il 12 e 13 febbraio 2023 i cittadini di Lazio e Lombardia sono chiamati a rinnovare i consigli regionali e ad eleggere i nuovi Presidenti regionali.  Lombardia e Lazio sono, rispettivamente, la prima e la seconda regione italiana per PIL e per numero di residenti per cui le scelte che si compiono in queste regioni in tema di economia circolare, mobilità sostenibile, lotta ai cambiamenti climatici, riduzione dell’inquinamento e tutela della biodiversità, sono importanti a livello nazionale.

I prossimi anni rappresentano un “tempo essenziale” per il perseguimento degli obiettivi ambientali (e non solo) fissati al 2030 dall’Unione Europea e implementabili anche su scala regionale: il cambiamento climatico in atto e la progressiva perdita di biodiversità richiedono azioni decise e immediate.

Il WWF Italia ha inviato un documento a tutti i candidati  per chiedere impegni precisi a chi sarà chiamato dai cittadini a ricoprire il ruolo di Presidente regionale del Lazio e della Lombardia.

Innanzitutto i candidati presidenti dovrebbero impegnarsi a:

•          adottare la tutela ambientale come valore trasversale di cui tener conto nell’intera programmazione, in coerenza con quanto stabilito dai nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione;

•          impegnarsi nelle politiche di settore per perseguire i migliori standard ambientali richiesti dalle norme comunitarie;

•          utilizzare nella contabilità regionale indicatori di tipo ambientale per valutare il capitale naturale come componente non irrilevante della ricchezza delle comunità locali.

Nel documento, sono state poi avanzate specifiche richieste su alcuni temi di grande impatto a livello territoriale come energia, clima e trasporti, consumo del suolo, protezione della natura, tutela delle acque ed economia circolare.

Si va dall’aumento delle aree naturali protette alla tutela della fauna superando le politiche subalterne ai cacciatori, dall’adozione di misure di contrasto al cambiamento climatico all’implementazione dei servizi pubblici di trasporto, dal respingere qualsiasi ipotesi di privatizzazione dell’acqua alla tutela dei fiumi e torrenti in una logica di bacino idrografico e attraverso progetti di rinaturazione, dallo sviluppo di impianti dedicati all’economia circolare per aumentare le quote di rifiuti avviati al recupero di materia al dare impulso alle comunità energetiche a livello regionale, dalla realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali alla rinuncia alla costruzione ulteriori tratte autostradali e stradali, dal contrasto al consumo del suolo all’implementazione di reti ecologiche regionali al fine di garantire la salvaguardia delle aree naturali protette e la loro connessione.

Le cose da fare sono tante, ma sono ormai conosciute. È necessaria solo la volontà di pianificarle e metterle in atto in tempi brevi. Chi si candida a guidare due regioni così importanti deve avere come modello da seguire lo sviluppo sostenibile e la tutela della natura da cui ricaviamo aria, acqua e suolo puliti necessari per la nostra vita, ma anche indispensabili per la nostra stessa economia.

Il WWF Italia rivolge un invito anche ai cittadini chiamati a votare affinché la loro scelta tenga conto degli impegni elettorali che i vari candidati stanno prendendo in materia di tutela dell’ambiente e della natura. Le scelte che compiamo ogni volta che votiamo sono fondamentali per affermare politiche regionali, nazionali ed europee capaci di garantirci quell’ambiente sano nel quale vogliamo vivere.