Coppie Bianche

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Coppie Bianche

a cura della Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta

Dottoressa
Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta

Si stima che una coppia su tre che sono insieme da 15 anni non abbia un’intimità sessuale completa. Nelle relazioni che durano da 30 anni, una coppia su due non fa sesso da anni. Ultimamente si evidenzia che anche i giovani fanno i conti con un’intimità sessuale scarsa. Questi sono dati molto sconcertanti considerando che l’epoca in cui viviamo pubblicizza una sessualità aperta, disinibita e facile. Le coppie che non hanno una vita sessuale completa prendono il nome di “matrimoni bianchi” e, anche se questo temine nella clinica attualmente non viene più usato, rende comunque bene l’idea.

È importante sottolineare che solitamente le coppie bianche sono formate da persone con un livello socio-economico-culturale elevato e che chi rifiuta il sesso spesso sono gli uomini e non le donne anche se, e questo è doveroso aggiungerlo, a mantenere la situazione sono entrambi gli elementi.

Le coppie bianche, quindi, sono più frequenti di quanto non si pensi e sono di due tipi:

1- la coppia in cui è assente la penetrazione ma sono presenti tutte le altre fasi del ciclo sessuale comprese l’attrazione, il desiderio, le fantasie e i vari giochi sessuali nonché l’orgasmo;

2- la coppia in cui non è presente alcuna forma di erotismo (in questa coppia i coniugi mantengono una relazione di fratellanza fatta di amore, rispetto, complicità).

Le cause possono essere di vari tipi:

1- problematiche fisiche che impediscono una sessualità completa di penetrazione come, per esempio, vaginismo (contrazione involontaria dei muscoli pelvici che impedisce l’inserimento di qualsiasi oggetto all’interno della vagina, anche lo speculum del ginecologo), dolore durante la penetrazione, infezioni (candida) oppure la mancanza di erezione, l’eiaculazione precoce nonché un basso livello testosterone o una disfunzionalità tiroidea;

2- cause educative/culturali che danno importanza ad una sessualità solo legata alla procreazione oppure che determinano i falsi miti e preconcetti sulla sessualità in generale, disinformazione e diseducazione/mal-educazione sessuale;

3- cause psicologiche come per esempio idee errate sulle proprie capacità di soddisfare il partner, sulla forma dei propri genitali, fobie sessuali, disistima o mancata autostima, problematiche lavorative e di vita quotidiana, alti e bassi del tono dell’umore.

Molto spesso le problematiche sessuali divengono evidenti o con la crescita dei figli quando necessitano meno della presenza genitoriale oppure quando la coppia vuole avere figli, momento in cui la penetrazione diventa una variabile fondamentale. Quando l’assenza di sesso diventa evidente, solitamente i coniugi cercano di fare dei tentativi di soluzione come, per esempio, creare le situazioni di seduttività e di intimità, parlare del problema per capirne le cause.

Quando, invece la situazione è consolidata e i tentativi non hanno funzionato, si possono evidenziare i seguenti movimenti: creazione di relazioni extraconiugali clandestine (da parte di uno o di entrambi i coniugi); adattamento alla situazione (solitamente uno dei due coniugi “subisce” l’assenza di sesso); contatto con uno specialista. È importante sottolineare che tutte e tre le soluzioni possono avere anche conseguenze legali notevoli.

La sessualità è una parte integrante della vita e si fanno con essa i conti dalla nascita alla morte. Una vita sessuale soddisfacente presuppone non solo una buona comunicazione e condivisione sia dei priori desideri sia delle proprie emozioni ma anche un loro reciproco accoglimento.

masin1970@gmail.com