CERVETERI – TUTTI (O QUASI) CONTRO LE ANTENNE TELEFONICHE

0
2217
IL COMUNE DI CERVETERI NON HA UN PIANO ANTENNE
NON_C’È_RISPETTO_CERVETRANI_CHIEDONO_ASSEMBLEE_PUBBLICHE

PRESIDIO IN VIA DE PRATI, INTERROGAZIONI IN AULA E RACCOLTA FIRME: “NON C’È RISPETTO PER IL TERRITORIO, ADESSO BASTA, CHIEDIAMO ASSEMBLEE PUBBLICHE.” IL COMUNE DI CERVETERI NON HA UN PIANO ANTENNE.

di Maurizio Martucci

Era da aspettarselo. Come in altre parti d’Italia, la rivolta contro la deriva della transizione digitale è scoppiata pure a Cerveteri: un presidio di cittadini in Via dei Prati, mozioni e interrogazioni politiche in consiglio comunale, una petizione popolare, l’ipotesi di intraprendere azioni legali e infine l’amministrazione comunale accusata di cerchiobottismo, mentre i nuovi siti wireless portano a poco meno di 20 le antenne irraggianti in città (altre in arrivo tra Doganale, Cerqueto e Aurelia).

“Adesso basta, il Sindaco è latitante, non c’è rispetto per il territorio, chiediamo assemblee pubbliche”, sabato scorso lo sfogo più gettonato nella manifestazione promossa in una traversa di Viale Manzoni, davanti al traliccio porta antenne (30 metri d’altezza) montato di notte dagli operatori della Iliad su un terreno privato, a ridosso di un’altra stazione radio base operativa da molti anni alle spalle della Farmacia 5. La zona è stata chiusa al traffico, presenti agenti e mezzi di Polizia Locale e Carabinieri. Sul posto anche e la consigliera comunale d’opposizione Anna Lisa Belardinelli ed esponenti del circolo Italia Viva Cerveteri (di Maurizio Falconi una mozione per la precauzione già approvata) con Luigino Bucchi (Fratelli d’Italia) firmatari di due diverse interrogazioni comunali.

Solidale all’iniziativa stop 5G anche Luca Piergentili di Nuova Cerveteri, mentre per Lamberto Ramazzotti (Capacità e passione) si tratta di uno scempio: “in pieno centro urbano, davanti a varie abitazioni, in zona con vincolo paesaggistico, assurdo!” I cittadini chiedono l’intervento del Sindaco Elena Gubetti e protestano senza esclusione di colpi. Riccardo Ferri, assessore con delega all’urbanistica, in Aula s’era detto disponibile a rivedere gli strumenti a disposizione della giunta. Ma i proprietari delle abitazioni però temono un calo commerciale sul valore degli immobili, così come le ripercussioni sanitarie spaventano tutti, particolarmente soggetti deboli come anziani, bambini e malati. Per capire come stanno le cose da un punto di vista tecnico-procedimentale, siamo andati a chiedere spiegazioni all’Ufficio Urbanistica.

TELEFONIA CERVETERI
telefonia_tutta_Cerveteri_contro_antenne

Da Palazzo Granarone ci hanno risposto che “è tutto regolare, manca solo parere archeologico e militare”, considerata la vicinanze del raggruppamento unità difesa interforze sull’Aurelia e l’aeroporto Furbara, “ma tanto… col silenzio-assenso sarebbe inutile ogni tentativo ostruzionistico”.

Al tempo della seconda giunta di Alessio Pascucci, in una tavola rotonda a cui prese parte l’ex assessore all’ambiente e attuale Sindaco Gubetti, l’amministrazione etrusca si disse disponibile ad affrontare concretamente il problema elettrosmog: ma sia dell’aggiornamento del Regolamento comunale (è del 2008, modificato nel 2011 quando al 3G dovevano ancora sommarsi 4G e 5G) che della stesura del Piano di localizzazione delle antenne, passati quattro anni alle promesse non sono seguiti i fatti, e ne sanno qualcosa anche i residenti dell’Infernaccio (pure loro presi di mira da nuove antenne), mentre in diversi Comuni italiani sono riusciti a gestire il caos elettromagnetico con una variante al Piano e un’applicazione più stringente del Regolamento. Ma tutto tace dal Municipio.

Così il comitato cittadino raccoglie firme per chiedere un “sollecito di richiesta aggiornamento piano antenne radiobase e monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico”, ignari degli attuali livelli di irraggiamento così come nessuno ricorda da quando l’ARPA Lazio non effettua rilievi sulle invisibili emissioni di agenti possibili cancerogeni.

Intanto i cittadini pensano all’impatto ambientale per “evitare possibili effetti negativi alla salute e all’ambiente”, ma pure paesaggistico: “invitiamo il Comune a sollecitare le ditte di telefonia mobile affinché rispettino le norme da attuare in caso di installazione di antenne in ambito agrario di valore, ovvero prevedere una sistemazione paesistica post operam specifica a tutela del nostro bellissimo territorio”.

Infine un precedente imbarazzante. E’ del 2021 un’ordinanza del Tar Lazio favorevole ad Iliad con l’appoggio indiretto del Comune di Cerveteri: non costituitosi in giudizio, secondo il giudice amministrativo l’ultima legislatura Pascucci non avrebbe garantito il necessario contraddittorio alla compagnia telefonica. Da qui il favore alla lobby nella soccombenza, pagata persino col risarcimento delle spese legali.