BOSCO DI PALO: IL COMUNE RADDOPPIA

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Bosco di palo

ALTRI 8 ETTARI DA GESTIRE VERSO IL MARE

Era nell’aria questa notizia poi diventata ufficiale in municipio. Il comune di Ladispoli è diventato proprietario di un’altra bella fetta del bosco di Palo Laziale aggiudicandosi di fatto otto ettari in più confiscati dallo Stato. In mano si è ritrovato un “tesoro” da poter utilizzare in futuro per pedoni, mamme col passeggino e ciclisti, insomma per tutti quelli che amano la natura.

L’oasi mediterranea è il polmone verde più grande della città e in futuro potrebbero nascere nuovi sentieri oltre a iniziative suggestive verso la costa visto che la parte pubblica inglobata si estende verso il mare. È una delle zone più suggestive del litorale nord, scelta anche come set da Roberto Benigni nel 2019 nei panni di “Pinocchio” seppure nella parte privata del borgo. Il passaggio da privato a pubblico è stato concretizzato nell’ultima variazione approvata in consiglio qualche giorno fa.

C’è anche un aspetto simbolico di questa vicenda poiché verranno rimossi i resti del vecchio campeggio posto sotto sequestro anni fa dalla Guardia di finanza e dalla Capitaneria di porto su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia. Un’indagine che portò alla luce uno scenario di illegittimità lungo la costa (l’imputazione era lottizzazione abusiva), tra cui appunto la struttura posta all’interno del bosco di via dei Delfini che pochi anni fa andò anche in fiamme provocando un incendio pericolosissimo per la sopravvivenza della stessa area verde.

Concluso l’iter di acquisizione, scatterà ora la fase due: come prendersi cura e gestire un patrimonio ancora più grande di quello esistente? Intanto c’è da risolvere la questione degli altri cinque ettari pubblici dove attualmente non si può accedervi in quanto i cancelli sono sbarrati per manutenzione.

È atteso l’arrivo di un agronomo che dovrà realizzare una perizia per valutare le condizioni di alcuni alberi. «Il parco è stato chiuso momentaneamente – ha detto Filippo Moretti, delegato comunale alle Aree protette e consigliere comunale – dato che a fine agosto il maltempo e i venti di libeccio avevano creato danni alle alberature e così per ragioni legate alla sicurezza abbiamo preferito interdire l’accesso momentaneo al pubblico in attesa del tecnico che ci fornisca una relazione».