APPROVATO DEFINITIVAMENTE IL DECRETO INCENDI

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decreto incendi
Bosco in fiammme

Grande delusione per le associazioni animaliste e ambientaliste, ENPA, LAV, LIPU e WWF. Molti dei numerosi correttivi che avevano proposto non sono stati accolti dalle due camere.

La Camera nei giorni scorsi ha approvato in via definitiva la conversione del decreto legge incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile che aveva molto animato la discussione anche al Senato.

Un animale vittima di incendio

Si tratta di una misura di straordinaria importanza, aveva detto ENPA, dopo la devastazione recata dalle fiamme in tanta parte del nostro patrimonio naturale, e la morte di milioni e milioni di animali selvatici. 200 mila ettari sono andati in fumo e sono morti circa 20 milioni di animali, con un danno all’economia di oltre 4 miliardi di euro. Non c’è più tempo, aveva sottolineato la Protezione Nazionale Animali, per rimandare gli interventi di prevenzione e tutela della biodiversità. Molte delle aspettative del mondo ambientalista e animalista ENPA, LAV, LIPU e WWF che tanto si è speso per questo provvedimento, però sono state deluse.

Gli emendamenti miranti a tutelare, in maniera concreta e seria, gli ecosistemi e la biodiversità non sono stati accolti. Certo, non si può anteporre un’attività puramente “ludica” come uccidere per divertimento alla tragedia ambientale che ha devastato il nostro bel Paese. Purtroppo, i cacciatori potranno continuare a esercitare un vero e proprio tiro al bersaglio, anche godendo dell’apertura anticipata della stagione venatoria commenta ENPA concentrando le proprie doppiette sugli animali sopravvissuti che si sono rifugiatisi nelle poche aree risparmiate dal fuoco. Rispetto alle modifiche suggerite dalle associazioni afferma la LIPU il testo approvato rende anche più difficile l’applicazione tempestiva dei divieti previsti dall’articolo 10 della legge 353/2000, che entreranno in vigore entro il primo aprile di ogni anno e non dopo dieci giorni dall’estinzione dell’incendio, consentendo subito dopo lo spengimento la caccia e il pascolo. Questa non può essere la risposta dell’Italia alla politica dell’Unione Europea né rispetto al Green Deal, né al Recovery Fund, né alla Strategia Europea 2020-2030 sulla biodiversità, né alle precise condizioni poste dalla Direttiva “Uccelli”.

Un animale vittima di incendio

Non possiamo rischiare una procedura d’infrazione, afferma ENPA. L’aggravante prevista per incendio boschivo dall’art. 423 bis del Codice Penale, invece fa notare la LAV è stata estesa anche a chi mette in pericolo specie animali protette o animali domestici. Inoltre, i dispositivi di videosorveglianza utili alla rilevazione dei focolai d’incendio, previsti dai Piani operativi nazionali approvati nell’ambito della programmazione dei fondi strutturali 2021/2027, dovranno assicurare anche “l’incolumità degli animali”. Per realizzare il sistema avanzato e integrato di monitoraggio del territorio previsto dal PNRR saranno disponibili risorse fino a 150 milioni di euro.

Gli amici degli Aristogatti

a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com