Si torna a parlare di lockdown

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Viviamo in un Paese potenzialmente pericoloso?

Dalle parole “possibile lockdown per i non vaccinati” sembrerebbe di si. Una dichiarazione di intenti del tutto incostituzionale che rappresenta l’ennesimo tentativo di infondere paura ai cittadini così come l’idea di negare l’alternativa dei tamponi per ottenere il green pass. Una soppressione totale delle libertà costituzionali di fronte alle quali difficilmente si può far finta di nulla.
Virologi, politici, influencer. Mentre per Crisanti il lockdown per i non vaccinati “è una follia”, per Pregliasco si tratta di “un’ipotesi interessante”. Mentre è “giusto fare distinzioni” secondo il sottosegretario alla Salute Costa. Ovviamente Bassetti è d’accordo sulle restrizioni solo ai non vaccinati.
Tutto dipende dal numero dei contagi nelle prossime settimane – così riportano –  intanto si valutano le possibili azioni: proseguire con le misure restrittive, imponendole anche a chi si è vaccinato, oppure introdurre delle distinzioni, oppure introdurre degli obblighi vaccinali per alcune categorie.Chiude il giro di voci il sottosegretario alla Salute Sileri intervenendo a ‘L’aria che tira’ su La7, ricordando che “il Green pass è anche uno strumento di diagnostica, non è solo per i vaccinati”.
A ricordare che esiste la Costituzione, solo Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova:”E’ una follia dal punto di vista giuridico ed epidemiologico”  – dice all’Adnkronos Salute – “Non ha nessun senso epidemiologico anche perché i vaccinati trasmettono il virus. La Costituzione – conclude – non la prevede questa cosa”. Chi tutela il diritti umani dall’improvvisa virata verso il modello austriaco?

Si fatica ad uscire dallo stato di emergenza, a voltare pagina potenziando il servizio sanitario nazionale. Eppure le misure di prevenzione (mascherine, gel igienizzante e distanziamento) oramai sono entrate nella vita quotidiana della popolazione, che non abbandona le virtuose abitudini dopo la massiccia campagna così ci proteggiamo. E non sembra bastare neanche la continua dimostrazione del proprio stato di salute tramite i tamponi.