ANTIBIOTICO RESISTENZA, PERCHÉ DOBBIAMO TEMERLA

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antibiotico resistenza

UN PROBLEMA TANTO PREOCCUPANTE DA ESSERE CONSIDERATO DALL’OMS UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI MINACCE DELLA SALUTE PUBBLICA DEL NOSTRO SECOLO.

“Dottore mi fa male la gola, ho preso l’antibiotico”.
“Dottore, ho un po’ di tosse, mi serve l’antibiotico”.
“Dottore ho 37 di febbre, non me lo prescrive l‘antibiotico?”

L’utilizzo indiscriminato di antibiotici sta contribuendo alla diffusione di un allarmante fenomeno a causa del quale, a soli 80 anni circa dalla loro introduzione, si rischia un futuro con pochi farmaci efficaci per la cura delle malattie batteriche e si stima che entro il 2050 dieci milioni di decessi in tutto il mondo potrebbero derivare dalla antibiotico resistenza.

Con il termine “antibiotico” si indica un insieme di sostanze in grado di rallentare o frenare la crescita di alcuni microorganismi definiti batteri. L’avvento degli antibiotici ebbe un’importanza tale per la storia dell’umanità da valere il Premio Nobel per la medicina ai ricercatori che negli anni Quaranta riuscirono ad ottenere gli antibiotici in forma pura. Una scoperta che permise di salvare la vita a migliaia di persone e curare patologie che ora ci appaiono banali ma che prima di allora potevano risultare letali.
Purtroppo l’uso improprio ed eccessivo di questa potente arma è finito per ritorcersi contro di noi portando alla diffusione dell’antibiotico resistenza, un problema tanto preoccupante da essere considerato dall’OMS una delle più importanti minacce della salute pubblica. Basti pensare che ad oggi un batterio su tre risulta resistente agli antibiotici e solo in Europa questo fenomeno causa circa 33 mila morti l’anno di cui ben 11 mila circa in Italia, la quale si aggiudica così il secondo posto a livello europeo per decessi da infezioni batteriche su cui i farmaci hanno perso efficacia.

ANTIBIOTICO RESISTENZA: UN PROBLEMA INDIVIDUALE E SOCIALE

Con il termine antibiotico resistenza si intende la capacità di un batterio di resistere all’ attività di uno o più farmaci antibiotici e quindi di continuare a vivere e moltiplicarsi anche in loro presenza. Benché tale fenomeno sia un evento naturale evolutivo da sempre esistito, oggi la sua velocità di sviluppo è avanzata drasticamente, non compensata da un’altrettanto rapida introduzione nel mercato di nuove molecole le quali, prima di poter essere utilizzate nella pratica clinica, richiedono parecchi anni di studi. Tutti i batteri, così come virus e funghi, sono dotati di meccanismi innati di antibiotico resistenza ma ogni volta che vengono esposti ad un antibiotico questo evento viene amplificato e ogni batterio che malauguratamente sopravvive ad una cura antibiotica può diventare resistente, moltiplicarsi e trasferire la sua capacità di resistere all’antibiotico ad altri batteri fino a poter diventare resistente a più antibiotici contemporaneamente e sviluppare così la tanto temuta multi-resistenza. Il rischio di essere infettati da batteri antibiotico resistenti riguarda non solo le persone che fanno uso improprio di queste molecole ma anche coloro che saranno successivamente contagiati da questi batteri; ciò significa che anche chi non si è mai curato con antibiotici o ne fa un uso moderato, può essere infettato da un batterio resistente. L’antibiotico resistenza, pertanto, è un problema non solo individuale ma sociale che va affrontato con impegno comune a livello globale.

ANTIBIOTICI E MICROBIOTA

L’uso improprio degli antibiotici può causare anche alterazione di quell’ insieme di batteri funghi, virus e protozoi che popolano il nostro intestino e che regolano quasi ogni aspetto di quello che viene chiamato microbiota umano; non a caso dopo una cura con antibiotici può insorgere diarrea, stipsi o candida vaginale. Oggi la ricerca scientifica è concorde nel riconoscere il ruolo esercitato dal microbiota sulla nostra salute sia fisica che mentale e si è visto che la sua alterazione può associarsi all’insorgenza di svariate patologie, come per esempio sindrome metabolica, diabete, obesità, insonnia, ansia, depressione, IBD nonché infiammazione cronica di basso grado che predispone alla formazione di alterazione cancerose. Per invertire la rotta verso un mondo senza cure per le infezioni batteriche, la prevenzione basata sull’uso razionale degli antibiotici deve entrare a far parte delle nostre abitudini. Impariamo a riporre fiducia nei confronti del nostro sistema immunitario in grado di risolvere spontaneamente infezioni banali e concentriamo la nostra attenzione nell’adottare uno stile di vita sano al fine di rinforzare le risorse innate di cui disponiamo per sconfiggere i comuni malanni di stagione e riserviamo l’uso degli antibiotici ai casi accuratamente selezionati e solo dietro consiglio medico.

COMPORTAMENTI CHE CONTRIBUISCONO A CAUSARE ANTIBIOTICO RESISTENZA

• Uso scorretto di antibiotici per curare infezioni verso le quali gli antibiotici hanno utilità scarsa o nulla come nel caso di infezioni virali o banali raffreddori.

• Assunzione errata senza rispettare posologia e durata del trattamento.

• Abuso degli antibiotici negli animali domestici e di allevamento.

• Immissione di antibiotici e loro metaboliti nelle acque attraverso i rifiuti umani e delle aziende produttrici.

Dottoressa Carola Cimarelli
C.f. Specialista in Medicina Generale
Esperta in nutrizione – M.m.g. ASL Roma 4
Master Universitario secondo livello in Dietetica e Nutrizione