Tulsi il tè della felicità

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Il Basilico Santo per equilibrare umore, ormoni e sistema immunitario

Tulsi, noto anche come Santo Basilico (Ocimunsanctum), dal sanscrito ‘Madre Medicina’, è utilizzato da circa tremila anni nella medicina ayurvedica, in virtù delle sue proprietà antiossidanti, antimicrobiche e soprattutto per le sue potenti azioni adattogene che aiutano a normalizzare i livelli di glucosio nel sangue e regolare le funzioni ormonali. E’ la tisana amata dai monaci buddisti, in grado di donare buon umore e benessere mentale. In India significa “quello incomparabile” ed è sacro nella cultura indiana. Secondo la scienza moderna sostiene la capacità di bilanciare la mente, corpo e spirito.

“In tutta l’India, Tulsi è considerato ‘La regina delle erbe’ ed è venerato come una pianta sacra con potere di guarigione – spiega la naturopata Monica Bertoletti (www.food4care.it), alias MoniqueBert, nel gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Dentosofia e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi – Tradizionalmente coltivato in un vaso di terracotta in tutte le case famiglia o in giardino, Tulsi, apporta un delizioso tè rinfrescante che possiede meravigliosi vantaggi per la salute: supporto del sistema immunitario naturale del corpo, alleggerimento del carico negativo di stress.

Di oltre 100 specie di Basilico santo, tre sono le più comuni e importanti: Rama Tulsi (Ocimunsanctum) a foglie verdi, KrishnaTulsi (Ocimunsanctum) a foglie verdi-violacee e Vana Tulsi (Ocimungratissimum) a foglie verdi molto profumate”.

Quali sono i benefici del Tulsi sulla salute?

“Recenti ricerche scientifiche sembrano confermare i dati tradizionalmente noti nella medicina Ayurvedica – afferma la naturopata – indicando come il Tulsi, molto ricco di antiossidanti ed altri elementi nutrizionali, sia in grado di ridurre lo stress, attenuare i processi infiammatori, controllare i livelli di colesterolo plasmatico, eliminare le tossine e favorire i processi depurativi, proteggere dalle radiazioni, prevenire ulcere gastriche, abbassare la febbre, aiutare la digestione. Il Tulsi è inoltre di supporto alla salute ed alla corretta funzionalità cardiaca, delle vene, del fegato e dei polmoni, è un ottimo rimedio per regolare la pressione sanguigna e controllare gli zuccheri nel sangue, in particolare bilancia la produzione di cortisolo il cui aumento indiscriminato può dare un aumento di peso, problemi di tiroide, patologie autoimmuni fino al temibile cancro e danneggia anche il sistema cerebrale, alterando le funzioni neuronali.

Come può il Tulsi offrire così tanti benefici?

“La composizione chimica del Tulsi è molto complessa. Il Tulsi contiene centinaia di ingredienti benefici all’organismo, ben conosciuti nella farmacopea mondiale, che lavorando in sinergia fra di loro si dimostrano ottimi antiossidanti, antibatterici, antivirali, immuno-stimolanti e adattogeni; tutti questi effetti supportano le difese naturali contro germi, stress e disordini di varia natura”.

Il Tulsi è uno dei più efficaci adattogeni conosciuti.

“Il Tulsi ha molti effetti specifici nei vari sistemi del corpo, – conclude la naturopata – in generale possiede una notevole capacità di generare benessere e di aiutare i processi naturali del corpo nel superamento di molte problematiche. Molto spesso i benefici si manifestano in maniera sottile, ad esempio ci si può semplicemente accorgere che non si è disturbati da stress, influenze, raffreddori o che ci si stanca meno facilmente.

Come per molti altri rimedi di erbe, di solito occorre almeno una settimana perché il corpo sperimenti i benefici maggiori. Il Tulsi ha inoltre la caratteristica di essere l’antistress più efficace e gradevole al palato, grazie al suo delicato sapore”.

Si raccomanda di consumare una tisana Tulsi, certificata biologica o comunque che derivi da una coltivazione di qualità, in cui non siano stati utilizzati pesticidi e concimi chimici.

Non usare né in gravidanza, né in allattamento.

Da questo link è possibile accedere alla recensione di studi che ne giustificano ufficialmente le proprietà citate nell’articolo. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28400848