Tamponi rapidi per chi arriva a Fiumicino Aeroporto

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tamponi rapidi

Diamo un segnale al Paese che bisogna tenere alta l’attenzione” questa la motivazione della chiusura. Sbarchi incontrollati e frontiere aperte. 

Fiumicino Aeroporto – Ore 7:30 In attesa dell’arrivo del volo da Atene. É tutto pronto, 12 box predisposti per effettuare i tamponi rapidi a chi torna dalle vacanze  dalle città considerate a rischio: Grecia, Malta e Spagna e Croazia. É stata attrezzata un’area di 1000 mq nell’aeroporto di Fiumicino è tutto pronto nel rispetto dell’ordinanza. Ciampino e  Malpensa non sono ancora attrezzati, in queste ore si lavora per rendere operativi gli scali. Le risposte dei test in 48 ore nelle quali chi arriva rispetterà l’isolamento preventivo in attesa dell’esito.

Il popolo della notte non ha rispettato le regole. La chiamano prudenza, accortezza per la salute pubblica conseguente all’aumento dei contagi registrato in questi giorni che non preoccupa però. Oggi già in calo secondo l’informazione istituzionale. Queste le parole del Governo per giustificare la nuova ordinanza che penalizza le discoteche, di nuovo chiuse. Vietato ballare sia all’aperto che al chiuso. Un’attività ludica tra le ultime concesse e la prima ad essere tolta al popolo, che al momento subisce decisioni non da tutti condivise.

Il ministro della salute Roberto Speranza decreta inoltre l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 del mattino. Un moderno coprifuoco. Il pericolo del contagio a fasce orarie non convince così come in tema di salute non è accettabile considerare la mascherina una misura di prevenzione dal momento che non è un presidio medico chirurgico ed è comprovata la sua inutilità. Fin da marzo il mondo medico scientifico sostiene che sia dannosa alla salute. La sua funzione è simbolica. Rafforza il senso di potere di un Governo raggiunto da denunce per atti illeciti, sfiducia e contestazioni. Un’ordinanza definita un richiamo al senso di responsabilità degli italiani che sembra piuttosto un marcare il territorio.

Come ciliegina sulla torta la nuova ordinanza termina ricordando la scuola che rischia di non aprire in sicurezza. Un accadimento che in molti dubitano per l’assenza di lavori negli istituti, di fondi non disponibili dei presidi e la pochezza del Piano Scuola. Genitori e docenti non hanno mai smesso di chiedere informazioni, risposte mai giunte. Ora la paura per il futuro dei tanti bambini torna anche sul volto del ministro Speranza. Per far digerire l’obbligo di mascherina nei luoghi della movida e la chiusura delle sale da ballo fino al 7 settembre? Obbligo che arriva insieme ai migranti e alle frontiere mai chiuse. Il ministro Boccia però tiene  a sottolineare che “siamo uno dei Paesi più sicuro al mondo, una condizione figlia dei sacrifici che abbiamo fatto” e che non smetteremo di fare.