SOS BAR:“TUTELARE LA CATEGORIA E SANZIONARE I SOLITI FURBETTI”

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GRANDO MINACCIA DI PENALIZZARE TUTTA LA CITTÀ IN CASO DI TRASGRESSIONI, MA ASSOBAR NON CI STA:“CHI SBAGLIA DEVE PAGARE, NON CI POSSIAMO PIU’ PERMETTEREDI FAR CHIUDERE UNA CATEGORIA PER COLPA DI CHI INFRANGE LE REGOLE”.

Ladispoli, fase 2. Pronti partenza via. Non proprio. Occorre avere pazienza ed uscire dall’uscio di casa come le lumache dopo il temporale. Lentamente e con giudizio. E’ una questione vitale. Poi si faranno i conti con chi ha abusato del proprio potere.

Ora, qui e subito dobbiamo salvare il salvabile di ciò che resta della nostra economia di cui, le piccole imprese, gli artigiani, le attività commerciali costituiscono la colonna portante. Tra questi i bar: un vero fiore all’occhiello per Ladispoli, sia dal punto di vista economico che sociale, un comparto fino a qualche mese fa florido e che oggi rischia di chiudere per sempre i battenti grazie ad uno Stato assente e vessatorio. Se vogliamo salvarli, occorre collaborazione da parte di tutti, sindaci in primis.

Purtroppo nel primo giorno della fase 2 c’è stata qualche trasgressione e il primo cittadino, Alessandro Grando, invece che limitarsi a punire i trasgressori, ha minacciato di punire l’intera categoria se non addirittura la città intera. “I problemi maggiori – ha scritto sul suo profilo fb il Sindaco di Ladispoli – li abbiamo riscontrati presso alcuni bar e in alcuni tratti del centro, soprattutto in prossimità del lungomare. Lo dico con molta delusione: la quasi totalità dei casi problematici ha riguardato i giovani. Ovviamente non è mia intenzione generalizzare, mi è capitato di vedere tanti ragazzi praticare attività sportiva ben distanziati e indossando le mascherine. A loro va il mio plauso e il mio ringraziamento. Con questo post lancio un appello a quei ragazzi che invece hanno dimostrato di non aver la testa sulle spalle: capisco la voglia di socializzare con i vostri coetanei dopo settimane di isolamento, ma comportandovi da irresponsabili mettete a repentaglio la vostra salute e di chi vi sta accanto. L’ho già detto e lo ripeto, se ci saranno problemi nella gestione della fase 2 sarò costretto a chiudere nuovamente i luoghi pubblici e a vietare determinate attività. A causa vostra ci rimetterebbe una città intera”.

La minaccia del sindaco però non è piaciuta al presidente di Assobar Ladispoli, Marco Nica, che, con un appello, ha invitato il Sindaco a sanzionare chi sbaglia senza però penalizzare l’intera categoria già fortemente provata dalla quarantena: “Stiamo vivendo un periodo della nostra vita lavorativa in cui molte attività non riusciranno più ad aprire e molte famiglie rimarranno senza lavoro. Come presidente dell’Assobar a nome di tutte le attivita’ chiedo tutela per le attività che nonostante la crisi ancora investono soldi propri per rispettare le regole sapendo che purtroppo sarà ancora un periodo di rimissione. Chi è stato protagonista di assembramenti davanti al proprio locale con musica alta vendendo alcol sapendo che di regola non va somministrato a chi è visibilmene brillo deve subire le conseguenze delle proprie scelte. Non possiamo accettare che un’intera categoria paghi le conseguenze di chi di propria scelta, sta mettendo a rischio l’incolumità di una comunità non rispettando le Regole. Chi sbaglia deve pagare! I luoghi dove accadono questi eventi sono sempre gli stessi è ora di intervenire seriamente, c’è in ballo la sopravvivenza delle attività”.

Una riflessione corre d’obbligo: se per esempio sulle strade c’è chi viola i limiti di velocità mettendo a serio rischio la vita altrui, chiudiamo le strade ed impediamo a tutti la circolazione oppure puniamo i trasgressori? La seconda ovviamente. Perché così funziona in democrazia. E come ha detto la presidente della Consulta:” la Costituzione non contempla un diritto speciale per tempi eccezionali”.